Coldiretti ribadisce il No allo spostamento a monte della ferrovia: “Un danno per la piana di Albenga”

  • Postato il 24 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Una grande partecipazione — oltre 150 associati, famiglie e autorità — ha caratterizzato ieri ad Albenga la 75ª Festa del Ringraziamento, momento simbolico per il mondo agricolo e occasione per riaffermare i valori della terra, della comunità e della tutela del paesaggio rurale.

Durante l’omelia del Vescovo Guglielmo Borghetti, così come nel messaggio del presidente di Coldiretti Savona Marcello Grenna, è emersa con forza la preoccupazione per il progetto di spostamento a monte della ferrovia Andora–Finale, un’opera che — così come oggi disegnata — comporterebbe un pesantissimo consumo di suolo agricolo nel cuore della Piana di Albenga.

“La nostra festa nasce per ringraziare la terra, chi la coltiva e chi la difende, ed è inevitabile che in una giornata come questa riaffiori la gravità di ciò che sta accadendo nella piana agricola più importante della Liguria”, spiega Marcello Grenna, presidente di Coldiretti Savona. “Lo spostamento della ferrovia comporterebbe la perdita di oltre 100 ettari di terreno agricolo, valore strategico per l’economia regionale. È un progetto inaccettabile, che non porta alcun beneficio al settore agricolo ma chiede in cambio sacrifici enormi alle imprese. Continueremo a ribadire con fermezza la nostra contrarietà a un tracciato che colpisce il cuore produttivo del territorio”.

La Piana di Albenga rappresenta il principale polo agroalimentare della Liguria, con produzioni di eccellenza — ortaggi, piante aromatiche, florovivaismo — che hanno costruito lavoro, identità e valore aggiunto per l’intero territorio regionale.

“È fondamentale che un’opera pubblica rispetti chi ogni giorno mantiene vivo il territorio”, sottolinea Antonio Ciotta, direttore di Coldiretti Savona. “Allontanare la linea ferroviaria e spostare la stazione fino a chilometri dal centro urbano significa penalizzare cittadini, pendolari e turismo, senza apportare reali vantaggi. Modernizzare le infrastrutture è necessario, ma non a costo di distruggere una delle aree agricole più produttive della regione. Chiediamo una soluzione alternativa che tuteli il lavoro delle imprese e salvaguardi l’equilibrio ambientale della piana”.

A testimoniare la posizione unanime del mondo agricolo, durante la festa sono stati esposti anche i trattori con i cartelli di protesta, simbolo della mobilitazione in corso e della necessità di essere ascoltati. Coldiretti Savona rinnova dunque la richiesta di una revisione del progetto, per garantire il raddoppio ferroviario senza compromettere un patrimonio agronomico, sociale e paesaggistico che appartiene a tutta la Liguria.

Autore
Il Vostro Giornale

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