Chiusi i nidi di tartarughe Caretta caretta a Laigueglia e Alassio

  • Postato il 7 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Nidi Laigueglia e Alassio

Alassio/Laigueglia. Si chiudono gli ultimi due nidi di Caretta caretta in Liguria a Laigueglia e Alassio, concludendo così la stagione ligure 2025 di nidificazione.

Il secondo nido di Laigueglia

L’ispezione al secondo nido di tartaruga a Laigueglia, presso lo stabilimento Lido, è stata condotta giovedì scorso dalle biologhe e dai naturalisti di Acquario di Genova e Arpal, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, alla presenza dei biologi e dei volontari dell’Associazione Delfini del Ponente: 97 le uova totali di cui 93 schiuse e 4 non sviluppate, con una percentuale di successo pari al 96%. Nel corso dell’ispezione, è stato ritrovato un individuo vivo fuori dall’uovo che è stato posizionato sulla sabbia e ha fatto il suo regolare ingresso in mare.

Con la chiusura del secondo nido, il bilancio totale di nascite a Laigueglia per la stagione 2025 è di 192 tartarughe.

Il Gruppo Ligure Tartarughe e l’Associazione Delfini del Ponente desiderano ringraziare i numerosi volontari che hanno aiutato nel monitoraggio e presidio del nido, il gestore dei bagni Lido, la Guardia Costiera, il Comune di Laigueglia per il supporto alla gestione dell’evento.

Il nido di Alassio

Nel pomeriggio di ieri, biologi e naturalisti di Arpal e veterinaria dell’Acquario di Genova, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, alla presenza dei biologi e dei volontari dell’associazione Delfini del Ponente, hanno condotto l’ispezione finale nel nido di Alassio, presso lo stabilimento Iris.

Sono state trovate 90 uova, di cui 89 già schiuse, tra cui 1 individuo vivo e fuori dall’uovo che è stato posizionato sulla sabbia e ha fatto il suo ingresso in mare, e 1 uovo non sviluppato, con una percentuale di successo pari al 99%.

Il Gruppo Ligure Tartarughe e l’Associazione Delfini del Ponente desiderano ringraziare i numerosi volontari coinvolti nel monitoraggio e presidio del nido, il gestore dei bagni Iris, la Guardia Costiera, il Comune di Alassio per il supporto alla gestione dell’evento.

La stagione di nidificazione 2025 in Liguria in numeri

Nel corso dell’estate 2025, sono stati 11 i nidi di tartaruga Caretta caretta individuati e gestiti dal Gruppo Ligure Tartarughe (Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Università di Genova) – Celle Ligure, Sestri Levante, Arma di Taggia, Zinola, Sarzana, Imperia, Varazze, Laigueglia con due nidi, Riva Ligure e Alassio – che si è occupato del monitoraggio grazie al supporto delle associazioni Delfini del Ponente, Menkab, Società Naturalistica Spezzina, Parco Naturale Regionale di Montemarcello Magra Vara. In totale sono nate oltre 700 tartarughe. A questi nidi, se ne aggiunge un secondo a Sestri Levante, da cui sono nati altri individui sui quali non si possiedono dati scientifici, non essendo stato possibile individuarlo né in fase di nidificazione né in fase di schiusa.

Oltre 150 i volontari che si sono prodigati nel presidio negli oltre due mesi di monitoraggio: a Ponente hanno fatto capo alle Associazioni Delfini del Ponente e Menkab, composte da biologi, che hanno coordinato i volontari e si sono occupati dell’attività di informazione e sensibilizzazione, coadiuvati dal Gruppo Ligure Tartarughe. A Levante, per il nido di Sarzana, si sono messi a disposizione i volontari della Società Naturalistica Spezzina insieme ad alcuni referenti del Parco Montemarcello Magra Vara mentre a Sestri Levante, si è costituito un gruppo spontaneo di volontari composto da studenti, cittadini e membri dell’Associazione Sportiva Cavese U Cantu. Nelle località del levante la formazione è stata fatta direttamente dal Gruppo Ligure Tartarughe. Il contributo dei biologi delle Associazioni e dei volontari è stato fondamentale per il monitoraggio dei nidi.

Gli eventi di nidificazione hanno potuto contare su molte altre collaborazioni: la Guardia Costiera, i Comuni coinvolti, i gestori degli stabilimenti e molti cittadini che hanno contribuito portando viveri, acqua e compagnia a coloro che presidiavano i nidi e registrando una grande partecipazione da parte di tutti i soggetti, pubblici e privati, del territorio.

Il Gruppo Ligure Tartarughe proseguirà ora nel lavoro di analisi dei dati scientifici raccolti sugli andamenti dei nidi, sulle nascite e sulle uova non schiuse per approfondire ulteriormente la conoscenza di questo fenomeno che dal 2021 interessa anche il litorale ligure.

Autore
Il Vostro Giornale

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