Camorra e politica, indagati per 416bis il figlio e il nipote del consigliere di Castellammare di Stabia Nino Di Maio

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Si allarga la crepa delle infiltrazioni della camorra nel mondo che ruota intorno alla politica di Castellammare di Stabia (Napoli). Ilfattoquotidiano.it può rivelare che il figlio e il nipote del consigliere comunale e presidente della commissione pari opportunità, Nino Di Maio, sono indagati per associazione camorristica. Si chiamano Vincenzo Di Maio e Nino Di Maio (quest’ultimo, figlio di Vincenzo, porta il nome del nonno come da tradizione al Sud), e per loro è in corso una proroga delle indagini per 416bis firmata dalla giudice per le indagini prelimari di Napoli Maria Luisa Miranda. È quanto si legge negli atti allegati agli undici arresti eseguiti nei giorni scorsi, in vista delle sessioni di Riesame.

La notizia arriva pochi giorni poco la pubblicazione delle intercettazioni tra il cassiere del clan D’Alessandro Michele Abbruzzese e il consigliere comunale Gennaro Oscurato, colloqui avvenuti nel mese precedente le elezioni comunali del giugno 2024: “Mi farò in quattro per te, dobbiamo vederci da vicino, dobbiamo fare cose importanti insieme”. Con annessa consegna ad Abruzzese, da parte di Oscurato, di una cassa di vino.

È l’ultima inchiesta della Dda partenopea – procuratore Nicola Gratteri, pm Giuseppe Cimmarottasugli interessi del clan D’Alessandro negli appalti cittadini, tra i quali l’ospedale in costruzione, e sulle pressioni estorsive ai cantieri edili e ad un cinema. Nell’ordinanza cautelare già spuntavano alcuni brevi riferimenti a Vincenzo Di Maio, indicato come uomo di fiducia del boss Pasquale D’Alessandro, uno degli arrestati, ritenuto il reggente della cosca da quando nel 2023 è tornato in libertà. Vincenzo Di Maio avrebbe incontrato Pasquale D’Alessandro e messo a disposizione un negozio a lui riconducibile, per i suoi summit riservati: lì il boss sapeva di essere al riparo da occhi e orecchie indiscrete. Sono agli atti diverse foto scattate dalla polizia tra ottobre 2023 e settembre 2024. Ritraggono Pasquale D’Alessandro che raduna i suoi fedelissimi a uno a uno per impartire direttive. Eludendo la sorveglianza speciale connessa all’obbligo di dimora.

La sola circostanza della presenza di Di Maio jr nelle carte, e le intercettazioni di Oscurato, hanno agitato le notti della maggioranza guidata dal sindaco del campo largo Luigi Vicinanza. L’ex direttore dell’Espresso fu eletto in totale discontinuità con le ombre dello scioglimento per camorra disposto dal governo Draghi nel 2022. “Chi non si schiera apertamente nella lotta e nel contrasto al malaffare camorristico non può avere responsabilità pubbliche, non può far parte della mia maggioranza, deve dimettersi”, scrisse a caldo Vicinanza appena emersero le prime indiscrezioni sulle intercettazioni di Oscurato, peraltro lontano parente di uno degli arrestati.

Fu la risposta all’europarlamentare dem Sandro Ruotolo, responsabile legalità della segreteria Schlein, che in qualità di consigliere comunale di Castellammare di Stabia ha invocato le dimissioni dei politici coinvolti “senza le quali diserterò i lavori del consiglio”. Il centrodestra ha chiesto l’invio della commissione d’accesso. Nei giorni scorsi Vicinanza ha poi comunicato di aver estromesso dalla maggioranza Oscurato e Di Maio. Quest’ultimo prima ancora di sapere che suo figlio e suo nipote sono formalmente indagati per camorra.

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Il Fatto Quotidiano

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