Cantone verso la Procura di Salerno: l’ex capo dell’Anac rinuncia alla corsa per Napoli Nord. Al suo posto andrà Airoma
- Postato il 19 novembre 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Domenico Airoma sarà il nuovo procuratore di Napoli Nord, mentre Raffaele Cantone andrà a Salerno. Si sblocca dopo mesi di stallo il derby per le procure vacanti in Campania, che vedeva opposti due pesi massimi: Cantone, ex presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e attuale procuratore di Perugia, e Airoma, capo dei pm di Avellino, vicino al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Entrambi volevano trasferirsi ad Aversa (Caserta) per guidare l’ufficio inquirente di Napoli Nord, il più giovane d’Italia, istituito nel 2013 come presidio antimafia in un territorio ad alta densità camorristica. Alla vigilia del primo voto al Consiglio superiore della magistratura, però, Cantone ha ritirato la domanda: ufficialmente per non lasciare sguarnito l’ufficio di Perugia, di fatto perché era ormai chiaro il vantaggio di Airoma, che in Quinta Commissione – quella competente sulle nomine – avrebbe potuto contare su cinque voti su sei. Questo giovedì, quindi, la Commissione proporrà all’unanimità al plenum (l’organo al completo) il procuratore di Avellino per il posto a Napoli Nord, facendo decadere la sua candidatura parallela per l’ufficio inquirente di Salerno, che nei prossimi mesi sarà a questo punto assegnato matematicamente a Cantone, rimasto senza sfidanti in grado di impensierirlo.
L’ex numero uno dell’Anac così lascerà Perugia in largo anticipo rispetto alla scadenza del mandato, prevista nel 2028. Sulla carta guiderà una Procura più importante rispetto a quella di Napoli Nord (Salerno è capoluogo di Corte d’Appello e quindi ha maggiori competenze) ma ha dovuto rinunciare al desiderio di tornare “a casa”: cresciuto a Giugliano, nel cuore della cintura nord partenopea, Cantone ha iniziato la carriera alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ottenendo la condanna all’ergastolo dei più importanti boss del clan dei Casalesi, tra cui Francesco Schiavone e Francesco Bidognetti. “Se il Consiglio superiore riterrà che ho i titoli per venire a Napoli Nord sarei felice, perché si tratta della mia città, del mio territorio”, aveva detto a gennaio, annunciando la sua candidatura.
A capo della Procura di Aversa invece andrà Airoma, pm assai stimato, dal curriculum solido e dai rapporti importanti: è legatissimo ad Alfredo Mantovano, magistrato e potente sottosegretario a palazzo Chigi con delega ai servizi, nonché riconosciuto braccio destro della premier Giorgia Meloni. Insieme, Mantovano e Airoma hanno fondato e diretto il Centro studi Rosario Livatino, influente think tank di giuristi cattolici di cui il procuratore avellinese è tuttora vicepresidente. Sono anche coautori di due libri: “(Ir)rispettabili. Il consenso sociale alle mafie”, del 2013, e “Un giudice come Dio comanda. Rosario Livatino, la toga e il martirio”, del 2021, sulla storia del “giudice ragazzino” assassinato dalla mafia.
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