Borghetto, venerdì 8 agosto doppio appuntamento con Ascanio Celestini e “Poveri Cristi”

  • Postato il 7 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Ascanio Celestini

Borghetto Santo Spirito. Venerdì 8 agosto doppio appuntamento con Ascanio Celestini a Borghetto Santo Spirito.

Nell’ambito della rassegna “Serate & Pomeriggi d’Autore”, Ascanio Celestini presenterà alle 17.30, presso la sala polivalente di Palazzo Pietracaprina in piazza Libertà, “Poveri Cristi” (Einaudi Editore).

Il libro, raccoglie storie di persone che vivono ai margini della società, incontrate e intervistate dall’autore nelle periferie, sono i destini a cui nessuno fa caso, quelli che da sempre interessano all’autore, e quale luogo migliore delle periferie, microcosmi grandi e vivaci più del mondo, per indagare gli esseri umani che ci ostiniamo a non voler vedere? Con sguardo partecipe e mai retorico, Celestini setaccia le vite sradicate di donne e uomini che vagano come in un formicaio alla ricerca del loro spicchio di felicità. Un libro politico e civile, in cui trionfano le ragioni che ci portano a respingere ogni egoismo. Del resto, “Cristo non è sceso dal cielo, ma è salito dalla terra”. Conduce Graziella Frasca Gallo.

L’appuntamento con Ascanio Celestini a Borghetto Santo Spirito raddoppia alle 21.30 a “Teatro nel Borgo” presso l’Arena Cinema Vittoria. Celestini, noto per il suo teatro di narrazione, porta in scena le storie dei “Poveri Cristi”, intrecciandole con musica e improvvisazione.

“Chi sono i poveri cristi? Sono l’ultimo della classe quando ci stavano le classi differenziali per i poveri; la pecora nera nel manicomio che risolveva il problema per quelli che stavano fuori, ma non per quelli che stavano dentro; quello che sta inchiodato a qualche malattia senza colpa, ma anche senza futuro, eccetera”. L’idea di questo progetto è quella di trovare le parole per raccontare questi poveri cristi che non hanno una lingua per raccontarsi che non sia quella della pietà. E invece il narratore di questo spettacolo li racconta come santi perché ogni giorno fanno il miracolo di restare al mondo. Di essere i migliori del circondario. Ci sono tanti modi per raccontare questa classe sociale, ma la più rispettosa, per l’autore, è quella di usare le loro parole. Poi riascolta tutte queste voci, le racconta al musicista Gianluca Casadei, e lui inizia a scrivere la musica sul suo racconto. Tra loro usano la tecnica dell’interplay. Nei testi sul jazz è indicata come “capacità di interagire all’istante, anche e soprattutto durante le parti improvvisate, tra i diversi musicisti, pronti a ascoltare e reagire cogliendo i suggerimenti impliciti nel suono degli altri membri del gruppo’”. Da questo loro lavoro, di ascolto e interazione tra musica e racconti, nasce lo spettacolo.

Ascanio Celestini è un attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano. Dopo gli studi universitari in lettere con indirizzo antropologico, alla metà degli anni novanta si avvicina al teatro collaborando, in veste di attore, ad alcuni spettacoli del Teatro Agricolo O del Montevaso. In quel periodo entra in contatto con Gaetano Ventriglia con cui scrive il suo primo spettacolo, Cicoria, di cui è anche interprete e regista. Tra i suoi spettacoli ricordiamo: “Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini” (1998); la trilogia “Baccalà, il racconto dell’acqua”, “Vita, morte e miracoli” e “Milleuno, la fine del mondo” (1998-2000); “Radio clandestina” (2000); “Fabbrica” (2002); “Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 “(2004); “La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico” (2005); “Live. Appunti per un film sulla lotta di classe” (2006); “Il razzismo è una brutta storia” (2009); “Pro patria” (2012); “Discorsi alla nazione” (2013). Nel 2007 ha girato il documentario “Parole sante”, incentrato sul tema del lavoro precario, e contemporaneamente è uscito con lo stesso titolo il suo primo album di canzoni; è del 2010 il suo primo lungometraggio, “La pecora nera”, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, racconto sull’esperienza dei manicomi e sull’alienazione dell’odierna società dei consumi, cui ha fatto seguito nel 2015 la pellicola cinematografica “Viva la sposa”. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano “Io cammino in fila indiana” (2011), “Pro patria” (2012), “Un anarchico in corsia d’emergenza” (con M.L. Gargiulo, 2015), “Barzellette” (2019) e “I parassiti. Tre vite ai tempi del contagio” (2021). Ha vinto il Premio UBU 2002 e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Nel 2004 vince il Premio Gassman miglior giovane talento, il Premio Fescennino d’oro, il Premio Vittorio Mezzogiorno, il Premio Oddone Cappelino e il Premio Hystrio alla drammaturgia. Nel 2005 vince il Premio Fiesole Narrativa Under 40, il Premio Bagutta e il Premio Ubu. Nel 2006 vince il Premio Flaiano sezione teatro e il Premio Città del Diario, assegnato dall’ Archivio Diaristico Nazionale. Nel 2009 vince il Premio Volponi e nel 2014 vince il Premio Vittorio De Sica.

Autore
Il Vostro Giornale

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