A Bergamo 10 giorni di teatro, arte e riflessioni sull’accessibilità culturale
- Postato il 12 settembre 2025
- Arti Performative
- Di Artribune
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“Il cambiamento in grado di dare a ciascuno pari opportunità è prima di tutto culturale”. Con queste parole dello scrittore Fabrizio Acanfora si apre il terzo appuntamento della rassegna #tuoCarmine, progetto internazionale tra teatro, arte e architettura a Bergamo. Per l’occasione, dal 12 al 21 settembre 2025, il Monastero del Carmine ospita il festival “Segni dell’Anima”, promosso dal Teatro Tascabile di Bergamo (TTB) al fine di portare l’attenzione, e rafforzare, l’accessibilità in ambito culturale in Italia.
A Bergamo il festival “Segni dell’Anima” sull’accessibilità culturale
Al centro della rassegna la convinzione necessaria che la cultura deve essere un diritto garantito e non un privilegio per pochi. Per questo il Monastero del Carmine si propone come “luogo di possibilità”, dove chiunque, a prescindere dalle proprie condizioni, può sentirsi libero di partecipare e contribuire.





Che cos’è il festival “Segni dell’Anima”
Segni dell’Anima rappresenta l’evoluzione naturale di progetti come Il Mantello di Arlecchino, che nel biennio 2022-2023 ha portato il teatro nei quartieri di Bergamo come forma di cura e strumento di emancipazione collettiva. Il nuovo capitolo mette a frutto due anni di ascolto e collaborazione con realtà che operano nell’ambito della disabilità e della fragilità sociale, traducendo queste connessioni in un programma ricco e articolato.
Il programma del festival “Segni dell’Anima”
Al via da venerdì 12 settembre alle 20 con l’inaugurazione di due mostre: Na Ponta dos Pés, reportage fotografico di Sebastian Gil Miranda sul progetto di danza per ragazze di strada a Rio de Janeiro, e In-visible Threshold, progetto a cura di giovani autistici, realizzata con la Cooperativa Sociale Lavorare Insieme. A seguire, la proiezione del documentario Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza di Erika Rossi, dedicato all’esperienza dell’Accademia della Follia di Trieste. Il calendario prosegue sabato 13 settembre riflettendo su La cultura della (non) accessibilità con ospiti istituzionali e professionisti del settore, mentre la sera l’attrice e danzatrice Valentina Dal Mas porta in scena Luisa, spettacolo vincitore del Premio Scenario Periferie 2023, ispirato a storie di marginalità e rinascita. Domenica 14 settembre si inaugura, poi, il progetto interattivo #tuoCarmine si racconta, un viaggio multimediale tra passato, presente e futuro del monastero, sviluppato con il collettivo SuperUrbanity e una rete di attori, programmatori e interpreti LIS.





Cosa non perdere durante il festival “Segni dell’Anima”
Tra gli appuntamenti da non perdere anche l’incontro internazionale SANE – Stories About a New Europe (martedì 16), che coinvolge compagnie teatrali da Spagna, Germania e Polonia per riflettere sull’identità europea e l’accoglienza attraverso l’arte. Giovedì 18 e nei giorni successivi, in scena Il suono della caduta, spettacolo del Teatro La Ribalta (Bolzano) e dei Cantieri Teatrali Koreja (Lecce), che riporta alla luce la persecuzione delle persone disabili durante il nazismo. Una testimonianza civile che dà voce a chi, oggi, riscrive la propria storia sul palcoscenico. Il 20 settembre, infine, spazio al dialogo tra Antonio Viganò e Salvatore Tramacere con La malattia che cura il teatro, riflessione che rovescia lo sguardo consueto sul rapporto tra arte e fragilità. Il festival si conclude domenica 21 con Vertigine della lista, produzione di QUI e ORA Residenza Teatrale: una performance che cerca di restituire un senso all’apparente caos della realtà contemporanea, arricchita da un’audiodescrizione poetica per rendere l’esperienza davvero inclusiva.
Caterina Angelucci
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L’articolo "A Bergamo 10 giorni di teatro, arte e riflessioni sull’accessibilità culturale " è apparso per la prima volta su Artribune®.