YOUNGJAE dei GOT7 e l’arte dell’attesa: «Fermata» è la sua promessa di ritorno ai fan

  • Postato il 1 agosto 2025
  • Di Panorama
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Ci sono addii che non hanno bisogno di lacrime, soltanto di note sospese, lasciate vibrare nell’aria come promesse di ritorno. È così che YOUNGJAE, voce potente e anima delicata dei GOT7, ha deciso di salutare i suoi fan prima della partenza per il servizio militare obbligatorio. Nessun clamore, nessuna dichiarazione drammatica: soltanto musica, l’unico linguaggio che da sempre sa parlare dritto al cuore degli Ahgase. Fermata, il suo ultimo digital single, è un titolo che dice tutto: una pausa, un respiro condiviso, un invito a restare lì, in attesa, sapendo che il viaggio continuerà.

Le due tracce che compongono il progetto non sono semplici canzoni, ma piccoli messaggi incisi tra un’assenza e la promessa di ritrovarsi. In “Escape To Me (Running Away Is Shameful, But…)”, l’alternanza di piano, break beat e chitarre elettriche urla senza rabbia ma con sollievo: “Va bene anche scappare, se serve a salvarsi”. Un pensiero che YOUNGJAE aveva già condiviso dal palco durante il concerto di GOT7 in Thailandia, e che ora diventa definitivo, una carezza musicale a chi fatica a respirare. La seconda traccia, “HERE WE GO”, porta luce e aria nuova, un’alternativa rock più vivace che parla di coraggio collettivo, di quel “non è spaventoso se siamo insieme” che è sempre stato il filo invisibile tra l’artista e il suo pubblico.

È un addio solo a metà, quello di YOUNGJAE: non c’è malinconia straziante, ma la dolcezza di un momento che si ferma, di un legame che non ha bisogno di parole urlate per essere eterno. Dopo il recente comeback con i GOT7, l’artista sceglie di mettersi di nuovo a nudo da solista, come se volesse dire grazie una volta ancora, e promettere di tornare con la stessa intensità con cui ora si allontana.

Nel panorama del K-pop, dove tutto corre e raramente ci si concede il lusso di rallentare, Fermata è un gesto raro, quasi rivoluzionario: la musica come rifugio, come promessa, come atto di amore verso se stessi e verso chi, in questi anni, non ha mai smesso di credere nella sua voce.

Panorama ha parlato in esclusiva con YOUNGJAE.

Hai appena pubblicato “Fermata”, un progetto intimo, riflessivo e pieno di profondità emotiva. Come lo descriveresti a qualcuno che lo ascolta per la prima volta?
Spero che chi lo ascolta possa provare una sensazione di pace e di riposo interiore.

In italiano, “Fermata” può significare una sosta, una pausa, persino un momento di quiete prima che qualcosa ricominci. Ora che ti allontani per un po’ dai riflettori, quale di questi significati senti più vicino al cuore – e perché?
Mentre mi preparo per il servizio militare obbligatorio, sento più vicino il significato di “breve pausa”. Vedo questo tempo come un momento di quiete per ritrovare me stesso, prima di tornare a volare ancora più in alto.

“Escape To Me” offre conforto nell’idea che scappare possa essere un atto di coraggio. Qual è la verità personale dietro questo messaggio per te?
È una storia che viene dalla mia vita. Credo che scappare richieda coraggio, perché anche la fuga necessita di riflessione e preparazione. Piuttosto che vederla come qualcosa di negativo, la considero una scelta coraggiosa e ammirevole.

Al contrario, “HERE WE GO” sembra un nuovo inizio: più luminoso, leggero, quasi primaverile. Vedi questa dualità come parte del tuo stato d’animo attuale?
Sì, penso che il legame sia molto forte. L’ho scritta io stesso, quindi mi sento ancora più legato a questa canzone.

Non sei solo un cantante: scrivi, componi, reciti, crei. In che modo queste diverse sfaccettature del tuo talento hanno influenzato l’approccio a questa uscita?
Aver accumulato tante esperienze mi permette di raccontare più storie. Mi ha ricordato ancora una volta che più vivi, più il tuo lavoro creativo diventa ricco e autentico.

Quale parte del processo creativo ti attrae di più in questo periodo: scrivere, esibirti, produrre o qualcos’altro?
Ultimamente non sento di essere attratto da una parte specifica, ma ho un forte desiderio di affinare quello che sto già facendo e di migliorarmi sempre di più.

La crudezza della tua voce in questo progetto sembra intenzionale. Hai voluto condividere più di te stesso, emotivamente, questa volta?
Sì, era assolutamente intenzionale. Sono orgoglioso che questa volta sia arrivato in modo più chiaro. ^^

Entrambe le tracce sembrano parlare direttamente a qualcuno. C’era una persona specifica – o una versione di te stesso – a cui ti stavi rivolgendo?
Sì, parlavo al me stesso del passato. Volevo dirgli: “Se puoi scappare, fallo. Puoi prenderti una pausa e ricominciare. Va bene riposare.”

Hai presentato per la prima volta “Escape To Me” durante un concerto dei GOT7 in Thailandia. Perché hai scelto quel momento per svelarla?
Perché era un momento condiviso con tante persone, quindi aveva più significato. Pensavo che così molti l’avrebbero attesa con più entusiasmo, e volevo condividere quella sensazione.

Questo momento segna per te una transizione, non una fine ma un cambiamento. Cosa senti di lasciare alle spalle e cosa speri di trovare davanti a te, artisticamente e personalmente?
Alla fine di quest’anno voglio prendermi una pausa e raffinare me stesso per diventare una versione migliore. Poi spero di tornare come un artista ancora più grande, ma con i piedi ben piantati a terra.

Cosa rappresenta oggi per te il rapporto con gli altri membri, soprattutto ora che ognuno di voi sta crescendo nella propria direzione pur restando unito?
Sono come una famiglia. Anche se non siamo sempre insieme, sento che ci sosteniamo a vicenda ovunque ci troviamo. È una sensazione di vero conforto.

Se qualcuno ascolta “Fermata” in un momento difficile, cosa speri che porti via con sé? Una sensazione, una consapevolezza, una quieta forza interiore?
Anche se tutto sembra opprimente in questo momento, spero che capisca che fermarsi un attimo può rendere tutto più leggero di quanto sembri.

E infine, se dovessi scegliere una sola parola per descrivere chi sei in questo momento, quale sarebbe?
Ars. Ha lo stesso significato del mio vero nome e rappresenta l’identità che mi guida come artista, aiutandomi a non perdere la mia strada.

Autore
Panorama

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