Violenza sessuale su un ex alunno 15enne: definitiva la condanna del bidello, ma potrebbe evitare il carcere

  • Postato il 4 novembre 2025
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Genova. La corte di Cassazione ha condannato in via definitiva il bidello di 49 anni che nell’ottobre di due anni fa aveva abusato sessualmente di un suo ex alunno di 15 anni. In primo grado l’uomo era stato condannato a 4 anni e 2 mesi in abbreviato, ma in appello la pena era stata ridotta a 3 anni e 4 mesi perché i giudici, su istanza dell’avvocato del bidello, Matteo Carpi, che aveva concordato la condanna con l’accusa, avevano applicato l’attenuante del “fatto di minore gravità”.

Da capire adesso se la pena residua – il bidello dopo un periodo breve in carcere è sempre rimasto ai domiciliari come misura cautelare – la dovrà scontare in carcere oppure no. Di norma il reato di violenza sessuale su minore è ostativo alla richieste di pene alternative, vale a dire che la pena deve essere eseguita per forza in carcere. Ma la giurisprudenza è al momento divisa quando il reato viene considerato “di minore gravità” come in questo caso. L’uomo quindi dovrà attendere l’esecuzione della condanna per capire se dovrà scontarla in carcere oppure ai domiciliari. La pena residua è di un anno e dieci mesi.

I fatti risalgono all’ottobre del 2023. Il 15enne, assistito insieme ai famigliari dall’avvocata Ilaria Tulino. si era recato a casa del bidello per ringraziarlo, su suggerimento dei famigliari, perché in passato aveva soccorso il ragazzino che aveva accusato un malore. Una volta a casa invece il ragazzo si è trovato a subire prima molestie verbali con domande imbarazzanti sulla via vita sessuale, poi i primi palpeggiamenti intimi. Il 15enne prima aveva cercato di allontanarsi dall’uomo perché non capiva cosa gli fosse  preso, poi l’uomo l’aveva mezzo spogliato e il ragazzo era rimasto paralizzato dalla paura. Infine però aveva reagito e quando il bidello gli si era parato davanti alla porta chiedendogli di non andarsene gli aveva sferrato un calcio ed era fuggito. Dopo la denuncia del ragazzo e le indagini della squadra mobile era stato arrestato nel marzo del 2024.

Il bidello aveva subito negato i fatti ma poi davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia era crollato: “E’ vero quello che ha raccontato il ragazzo – ha detto l’uomo – non so cosa mi sia accaduto. Non ho mai avuto impulsi di quel genere e ora so di aver bisogno di aiuto”. L’uomo, aveva nel frattempo intrapreso un percorso di cura con uno psicologo. Nei confronti del 15enne, assistito dall’avvocata Ilaria Tulino, era stata disposta anche una provvisionale di 8mila euro, ora diventata definitiva, di cui 5mila già versati dall’imputato.

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Genova24

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