Vietato disturbare il governo Meloni, il Ppe chiede aiuto alle destre e blocca una missione dell’Ue in Italia su libertà di stampa e giustizia
- Postato il 20 novembre 2025
- Zonaeuro
- Di Il Fatto Quotidiano
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Vietato disturbare Giorgia Meloni. Il messaggio è arrivato chiaro anche al Parlamento europeo, tanto che con un vero e proprio blitz in Conferenza dei presidenti il capogruppo e presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha chiesto e ottenuto, con l’aiuto dell’estrema destra, il blocco di una missione in Italia dell’Eurocamera che avrebbe riguardato lo Stato di diritto, la libertà di stampa e la giustizia. Lo stop ordinato, e ottenuto, dal Ppe non solo getta l’istituzione europea di nuovo nell’imbarazzo e fa gridare opposizioni, ma non solo, al servilismo dell’Ue nei confronti di alcuni governi, ma rappresenta il terzo punto di rottura all’interno della maggioranza Ursula, con i Popolari che per la terza volta usano le destre per far passare le proprie posizioni.
L’accordo sulle missioni era stato trovato già due mesi fa e la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo (LIBE) stava già lavorando sui preparativi del viaggio e degli incontri che si sarebbero dovuti tenere. Incontri che avrebbero trattato i temi dello Stato di diritto e, soprattutto, della giustizia e libertà di stampa, anche alla luce delle pesanti dichiarazioni del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, e del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, in audizione a Bruxelles lo scorso maggio. Tutto è filato liscio fino al pomeriggio del 19 novembre, quando era convocata la conferenza dei presidenti che ha l’ultima parola anche sulle missioni organizzate dal Parlamento Ue. Secondo quanto appreso da Ilfattoquotidiano.it, Manfred Weber, alleato di Antonio Tajani in Europa e all’interno dello stesso Ppe, ha chiesto e ottenuto, col supporto dell’estrema destra di Ecr (partito europeo di Giorgia Meloni) e Patrioti (formazione nella quale milita la Lega), di annullare il viaggio della delegazione. La motivazione, da quanto riferito da fonti interne, è legata a possibili interferenze nel processo di voto in vista del referendum in Italia. Referendum che, fanno sapere da ambienti di governo, potrebbe tenersi alla fine di marzo, tanto che la stessa missione era stata posticipata dopo le prime consultazioni a giugno 2026. Non è un caso, quindi, che questo stop irrituale, dopo settimane di preparativi e un accordo trovato ben due mesi fa, arrivi proprio nei giorni in cui la Corte Costituzionale ha accettato i quattro quesiti referendari. Segno che il vero intento di Weber e del suo partito era quello di non arrecare disturbo al governo italiano su temi al momento estremamente delicati come la giustizia e la libertà di stampa. In un secondo momento, poi, è arrivata anche la decisione di annullare un’altra missione, quella della commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali che dal 30 marzo al 2 aprile si sarebbe dovuta recare a San Patrignano, Foggia e Caserta.
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