Vibo, soldi della curatela per assegno all’ex moglie: 370mila euro di beni sequestrati

  • Postato il 7 novembre 2025
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Vibo, soldi della curatela per assegno all’ex moglie: 370mila euro di beni sequestrati

Sequestro da 376mila euro a Vibo Valentia: curatore indagato per peculato ha usato i soldi della curatela di un’eredità giacente per spese private.


VIBO VALENTIA – Beni per un valore complessivo di 376mila euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia a carico di un professionista (di cui non è stato reso noto il nome) indagato per peculato. Il sequestro è stato disposto perché l’indagato, in qualità di curatore di un’eredità giacente nominato dal Tribunale, si sarebbe appropriato di fondi della procedura per un importo equivalente. L’esecuzione del provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia. Questo fa seguito alle indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura. Le investigazioni, coordinate dal procuratore della Repubblica Camillo Falvo, hanno permesso di ricostruire il modus operandi del professionista nell’arco temporale compreso tra il 2014 e il 2024.

VIBO, SOLDI DELLA CURATELA USATI PER SPESE PRIVATE

 Il curatore avrebbe utilizzato il conto corrente intestato all’eredità giacente per fini strettamente personali, tra cui: Spese dirette: Effettuava prelievi e pagamenti per spese personali. Bonifici fittizi: Disponeva bonifici a proprio favore, giustificandoli con causali false come “rimborsi per il pagamento di tributi locali” relativi ai beni immobili dell’asse ereditario. Tali versamenti, tuttavia, non sarebbero mai stati eseguiti a beneficio della curatela. In un caso è stato accertato il pagamento di un presunto assegno di mantenimento dell’ex coniuge dell’indagato attraverso il conto corrente della procedura. Uso questo evidentemente estraneo agli obblighi fiduciari.

SEQUESTRO DI FINANZA E IMMOBILI

Alla luce dei risultati investigativi, il Gip ha disposto il sequestro preventivo di beni per l’intero importo del presunto profitto, ovvero 376mila euro. Il provvedimento ha riguardato diverse tipologie di beni nelle disponibilità dell’indagato, tra cui disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili. Il decreto di sequestro rientra in un contesto più ampio: la Procura di Vibo Valentia ha già emesso analoghi provvedimenti in ulteriori procedimenti penali. La Procura, anche su input del Tribunale che ha segnalato il ripetersi di anomalie, sta intensificando il monitoraggio sugli obblighi di amministratori e curatori con l’ausilio della Guardia di Finanza, al fine di garantire la trasparenza e la correttezza nell’amministrazione pubblica.

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