Vibo si ferma per l’addio al piccolo Francesco
- Postato il 14 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Vibo si ferma per l’addio al piccolo Francesco
Grande commozione a Vibo Valentia ai funerali di Francesco, il bimbo morto nell’incidente al parco. L’omelia del vescovo Nostro: «Abbiamo visto un guerriero lottare». In città serrande abbassate e palloncini bianchi
VIBO VALENTIA – L’intera comunità si è raccolta con commossa partecipazione attorno al dolore della famiglia del piccolo Francesco, il bambino di tre anni che ha perso la vita in seguito al drammatico incidente avvenuto al Parco urbano di Vibo Valentia. Nella giornata di ieri, sabato 13 settembre, si sono svolti i funerali, che hanno visto una straordinaria e toccante partecipazione, con la città intera unita in un abbraccio di silenzio, preghiera e vicinanza. La cerimonia funebre, officiata monsignor Attilio Nostro, vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ha offerto l’immagine di una comunità profondamente colpita, riunita nel dolore per la perdita del piccolo Francesco.
UNA CITTÀ FERMA IN ONORE DI FRANCESCO
Un’ondata di messaggi di cordoglio ha raggiunto nelle scorse ore la famiglia del piccolo, con una città intera che si stringe a loro in silenzio e preghiera. Un momento di raccoglimento che ha dato voce al cordoglio collettivo e alla vicinanza, dove non servono parole per descrivere un brutto colpo che ha segnato tutti. In una Vibo silente, che si ferma per riflettere sull’enorme perdita, tra serrande abbassate in segno di rispetto, le esequie si sono svolte alle ore 17 nel Duomo di San Leoluca, gremito di fedeli, amici e semplici cittadini che hanno voluto dare al piccolo Francesco l’ultimo saluto.
ONDATA DI MESSAGGI DI CORDOGLIO AI FAMILIARI DEL PICCOLO FRANCESCO
Alla cerimonia non sono mancate le presenze istituzionali, tra cui il sindaco di Vibo, Vincenzo Romeo, che alla vigilia aveva proclamato il lutto cittadino, trattandosi di un momento tragico che invita alla preghiera ma anche a profonde riflessioni. Presenti anche il prefetto di Vibo Valentia, Aurora Colosimo, il questore Rodolfo Ruperti e rappresentanze delle forze dell’ordine, mostrando vicinanza ai suoi cari e alla comunità che ha accusato con dolore la perdita di un piccolo guerriero.
La lotta del piccolo Francesco è risuonata attraverso il racconto del vescovo, che ha voluto richiamare i momenti vissuti dal piccolo angelo in ospedale, mentre combatteva tra la vita e la morte.
LA VOCE DEL VESCOVO ATTILIO NOSTRO
Momenti che mons. Attilio Nostro ha vissuto in prima persona all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, testimoniando, durante l’omelia, la forza con la quale Francesco cercava di aggrapparsi alla vita: «Lì abbiamo visto un guerriero. Agli occhi di Dio, se Francesco fosse stato con noi, oggi avrebbe detto: “Ho vinto”».Il presule ha poi voluto sottolineare il lavoro straordinario dei medici che hanno cercato di fare il possibile per salvargli la vita: «Hanno fatto un lavoro incredibile con Francesco; infatti, quando li vidi, pensai subito che fosse in buone mani. Francesco è stato soccorso e trattato con cura da tutti, perché era diventato il figlio di tutti. Qui comincia la storia di Francesco, la storia di una persona che ci ha lasciato un’eredità, ora diventata nostra. Il suo combattimento è diventato oggi il nostro combattimento».
IL PENSIERO DEL VESCOVO PER I GENITORI DEL PICCOLO FRANCESCO
Poi Mons. Attilio Nostro ha rivolto un pensiero speciale ai genitori di Francesco, invitandoli a custodire nel cuore l’ultimo respiro del loro piccolo guerriero: «L’ultimo respiro di Francesco sia nel vostro cuore, che vi accompagni sempre, che diventi la vostra anima, la vostra motivazione, perché questa sua lotta non sia stata vana. Io sono orgoglioso di voi», ha aggiunto il vescovo, «sono fiero di quello che avete fatto per lui».
IL FERETRO ABBRACCIATO DA UNO SCROSCIANTE APPLAUSO, GESTO COLLETTIVO DI COMMOZIONE
Il piccolo feretro si è fatto lentamente spazio tra la folla, con il corteo funebre che all’uscita del Duomo è stato accolto da un applauso scrosciante, un gesto collettivo di commozione che ha spezzato il silenzio profondo calato su tutta la città, trasformandola in una cornice solenne e rispettosa per il giorno dedicato a Francesco.
Il cielo, in quell’istante, è sembrato partecipe al cordoglio dei presenti: i palloncini bianchi sono stati liberati, librandosi leggeri verso l’infinito, come se accompagnassero l’anima del piccolo in un viaggio di pace e serenità.
LA COMUNITÀ DI VIBO STRETTA INTORNO ALLA FAMIGLIA DI FRANCESCO
La comunità di Vibo, unita nel dolore, ha voluto stringersi attorno alla famiglia di Francesco trasformando il lutto in un abbraccio collettivo. La sua breve ma intensa esistenza, segnata da una lotta coraggiosa fino all’ultimo respiro, lascia un segno profondo nel cuore di chi lo ha conosciuto e di quanti hanno seguito con trepidazione la sua vicenda.
Il Quotidiano del Sud.
Vibo si ferma per l’addio al piccolo Francesco