Vibo, oltre 70 famiglie senza acqua da giorni

  • Postato il 24 agosto 2025
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Vibo, oltre 70 famiglie senza acqua da giorni

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La denuncia di oltre 70 famiglie residenti nella zona della stazione ferroviaria di Vibo Pizzo senza acqua da venerdì scorso, che denunciano il rimpallo di responsabilità tra il Comune e la Sorical: “Impossibile svolgere anche le più basilari attività, come l’igiene personale. Ci sono bambini e persone allettate”


VIBO VALENTIA – “Stanno giocando a scaricabarile sulla pelle degli abitanti”. È la durissima denuncia di ben 70 famiglie residenti nella zona della stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo dopo che da venerdì scorso sono costrette a vivere una situazione insostenibile già dopo sole 24 ore: la quasi assenza di acqua presso i rubinetti delle rispettive abitazioni.

Una condizione che accomuna oltre 200 persone le quali, ormai esasperate per l’assenza di risposte da parte del Comune e della Sorical, si sono rivolte – come sempre più spesso avviene quando le istituzioni latitano nelle risposte – agli organi di stampa, in questo caso al Quotidiano del Sud, nella speranza che il disagio possa essere risolto a stretto giro di posta. In questi giorni i rubinetti sono rimasti per il 90% del tempo a secco, solo in qualche residua e breve occasione, sgorgava il prezioso fluido. Troppo poco.

Eppure, la questione sarebbe molto semplice da risolvere – a dire degli interessati – in quanto si tratterebbe di effettuare delle manovre per consentire l’erogazione dell’acqua. Ma spesso, in Italia, le cose più semplici diventano quelle più complicate, specialmente se di mezzo ci si mettono la burocrazia e il rimpallo di responsabilità.

“DA TRE GIORNI SENZA ACQUA: COMUNE E SORICAL CI RIMPALLANO”

E così da tre giorni anche le più basilari attività, come ad esempio l’igiene personale ma anche la possibilità di cucinare, lavare pavimenti e quant’altro, sono di fatto impossibili per gli oltre 70 nuclei familiari che si sono rivolti in primis al Comune di Vibo per essere rimpallati alla Sorical, in quanto la competenza sarebbe – secondo l’ente locale – proprio della società che ha in gestione la rete idrica, la quale, però, a sua volta li ha rispediti a palazzo Razza con le medesime motivazioni, nel più classico degli scaricabarile.

Incalzano, dunque i residenti della zona non risparmiando critiche all’assessore ai lavori pubblici Salvatore Monteleone accusato di non rispondere al telefono: “Abbiamo provato a metterci in contatto con lui reiteratamente ma di fatto abbiamo capito che è un fantasma perché non vi è traccia che testimoni la sua presenza. Volevamo chiedergli di effettuare un sopralluogo intanto per ascoltare le nostre istanze e poi per trovare una soluzione che è a portata di mano in quanto si tratterebbe di aprire le saracinesche per consentire il passaggio dell’acqua”.

Nulla da fare. “Dal Comune – aggiungono – ci hanno rimbalzato a Sorical con la motivazione che la competenza è di quest’ultima. Quindi contattiamo, con non poca fatica la società – aggiungono – ma ci sentiamo replicare nel medesimo modo: la situazione non è di loro competenza ma di Palazzo Razza. Riferiamo la risposta e questa volta ci viene detto che la figura responsabile è indisponibile in quanto ad un matrimonio mentre quella che ci viene indicata quale sostituta in realtà non si occupa di questo settore. Esasperati contattiamo la polizia municipale di Vibo che però non può far nulla. E allora cosa deve fare la gente per farsi ascoltare?”.

NON SOLO 70 FAMIGLIE: DEL DISAGIO INTERESSATA ANCHE RFI CHE HA CHIUSO I BAGNI DELLA STAZIONE DI VIBO-PIZZO

Un ginepraio, insomma, che ha bloccato anche la società Omnia per conto di Reti ferroviarie italiane in quanto il disservizio colpisce anche la vicina stazione, principale snodo su rotaia del territorio, i cui bagni sono chiusi per assenza, appunto, di acqua: “Gli operai hanno iniziato a scavare – raccontano ancora gli abitanti della zona – nel punto previsto dove vi è una perdita (sì, perché nel frattempo una tubatura si è lesionata per via dell’usura – ma si sono dovuti fermare perché i due enti si rimpallano la competenza”.

La perdita d’acqua e la stazione ferroviaria sullo sfondo

Inevitabilmente amare le conclusioni degli interessati: “A prescindere di chi sia la competenza, ringraziamo i due soggetti, Comune e Sorical, per la sensibilità dimostrata – hanno asserito sarcasticamente – nel lasciare assetate oltre 20 persone, e tra queste bambini e soggetti allettati, in piena estate. Evidentemente, per queste persone, voltarsi dall’altro lato o non rispondere al telefono è più importante che assicurare un bene primario alla popolazione provocando una interruzione di pubblico servizio”.

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