Vibo, il commissario Asp a Mangialavori: «sue richieste mai cadute nel vuoto»

  • Postato il 18 maggio 2025
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Vibo, il commissario Asp a Mangialavori: «sue richieste mai cadute nel vuoto»

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Dopo le dimissioni del primario di Ginecologia, Mangialavori, la replica del commissario dell’Asp di Vibo Piscitelli: «Lui sapeva che stavamo lavorando per esaudirle. Pensiamo di incontrarlo al più presto».


VIBO- «Speriamo che ci ripensi»: è, in sintesi, quanto abbiamo potuto ascoltare da alcuni cittadini che, Quotidiano in mano, commentavano la notizia delle dimissioni di Vincenzo Mangialavori da primario facente funzioni del reparto di ginecologia ed ostetricia dello Jazzolino. Una notizia che ha fatto indubbiamente rumore nel Vibonese, sia per il valore professionale dell’interessato che per l’importanza del suo incarico.

Finora, infatti, non era mai successo che un primario dell’ospedale civile si dimettesse in polemica con l’azienda, accusata di scarsa o nulla attenzione verso i tanti problemi del nosocomio, e del suo reparto in particolare. E’ appena il caso di ricordare che le dimissioni sono giunte all’indomani di due tragiche vicende che hanno visto la morte di due feti e della madre di uno di essi, episodi che però, a detta di Mangialavori, non hanno alcun nesso con la sua decisione.

L’ATTENZIONE SPOSTATA SUL FUTURO DEL REPARTO

Ora dunque l’attenzione dell’opinione pubblica si sposta sulle prospettive, su quanto cioè potrà avvenire nei prossimi giorni. Ci si chiede, in sostanza, se ci sia la possibilità che il professionista ritorni sui suoi passi o se realmente, come ha preannunciato nella sua lettera al commissario Piscitelli, ad agosto interromperà il servizio.

L’interrogativo non sembra peregrino, pare infatti autorizzato in qualche modo dalla natura delle dimissioni del primario. Infatti, a quanto riferito ieri al cronista da una fonte di prima mano dell’Asp, nella lettera non si usa l’aggettivo “irrevocabili”, che escluderebbe ogni ipotesi di ripensamento. Quindi in linea teorica le dimissioni potrebbero anche rientrare.

LE MOTIVAZIONI DI MANGIALAVORI: MANCANZA DI ATTREZZATURE

Per capire però se tale scenario sia una possibilità bisogna partire dalle motivazioni di Mangialavori. In sostanza, a suo avviso, l’azienda ha fatto sempre orecchie da mercante alle sue reiterate richieste di attrezzature che potessero consentire al reparto di erogare prestazioni sanitarie efficienti ed adeguate. «Nonostante innumerevoli sollecitazioni – ha accusato ieri – tali richieste sono a tutt’oggi rimaste inascoltate». E più in generale, «la commissione antimafia non ha avuto il tempo né la possibilità di affrontare e risolvere le urgentissime criticità dell’ospedale».

Dal suo discorso si potrebbe evincere pertanto un implicito corollario: se l’Asp accedesse alle sue richieste, se cioè fornisse al reparto ciò di cui ha urgente bisogno, se dedicasse concretamente maggiore attenzione al nosocomio, se insomma facesse ciò che finora a suo dire non ha fatto, allora oggettivamente verrebbe meno il motivo della sua clamorosa protesta e lui, proprio per la passione per il suo lavoro e l’amore per Vibo (come ha scritto ieri) potrebbe tornare sui suoi passi. Difficile però dire se si tratti di un’ipotesi reale o di un semplice auspicio.

LA PRECISAZIONE DEL COMMISSARIO ASP DI VIBO PISCITELLI E LA POSSIBILITÀ DI UN INCONTRO MANGIALAVORI

Venerdì, al telefono, il commissario Piscitelli ha tenuto a precisare: «Non voglio in alcun modo alimentare polemiche dannose per la sanità vibonese e per l’azienda. Ribadisco però che in un recente nostro incontro il dottore Mangialavori non aveva accennato in alcun modo alla decisione che stava maturando. Mi corre comunque l’obbligo di sottolineare una cosa: lui sapeva che le sue richieste non erano cadute nel vuoto e che ci eravamo mossi per mandarle avanti. Abbiamo incaricato, in particolare, il viceprefetto Raimondo di fare una verifica per accertare i materiali e le attrezzature da acquistare, tra cui un ecocardiografo.

Certo, ci sono dei ritardi (va ricordato che non abbiamo un dirigente dell’economato, ci stiamo lavorando) ma da questo a dire che non le avevamo accolte ce ne passa». Piscitelli, comunque, assicura che da parte sua non c’è alcuna preclusione: «Il dottore Mangialavori gode della nostra stima. Voglio sperare che la sua sia stata, in sostanza, una richiesta di attenzione. Lo incontreremo molto presto e siamo disponibili a trovare insieme a lui una soluzione ai problemi sollevati». Piscitelli rientrerà in città martedì mattina e non è escluso che possa incontrare Mangialavori già nel pomeriggio, o al massimo mercoledì mattina. In quell’incontro si capirà se e quali margini ci sono per una ricomposizione della vicenda, che naturalmente interessa da vicino tutti i vibonesi.

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