Vibo, il centrosinistra conquista il consiglio provinciale: nove seggi su dieci

  • Postato il 12 dicembre 2025
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Vibo, il centrosinistra conquista il consiglio provinciale: nove seggi su dieci

L’elezione di Console e la frammentazione interna al Pd aprono nuovi scenari nei rapporti di forza nel Consiglio provinciale di Vibo, mentre il centrodestra paga l’assenza dalla competizione e l’affluenza sfiora il 70%.


VIBO VALENTIA – IL centrosinistra si prende il consiglio provinciale. Nove eletti 10 infatti arrivano dal variegato fronte progressista che riesce a far eleggere almeno un esponente delle rispettive anime. Il gruppo degli “alecciani” porta a far eleggere con sei voti (uno in più di quello previsto) Nico Console, l’avvocato vibonese che nella passata consiliatura a palazzo Luigi Razza era stato capogruppo di Forza Italia mentre il resto del Pd, si è diviso tra Antonio Carchedi (consigliere comunale di Filadelfia) e Nino Schinella (Sindaco di Arena), entrambi eletti e per quest’ultimo una riconferma. Il primo sostenuto dall’ex consigliere regionale Raffaele Mammoliti e dal presidente del civico consesso vibonese, Antonio Iannello, il secondo dalla segreteria del Pd e, a Vibo, dall’ala guidata dal capogruppo Francesco Colelli.

Niente da fare per Vladimira Pugliese, consigliera comunale di Soriano, che ha avuto il solo voto del sindaco di Vibo. Sarebbe bastata un’altra preferenza che però pare essere andata appannaggio di Maria Trapani, di progetto Vibo, che ne ha racimolati 5, uno in più, dunque del previsto. L’M5S ne piazza due: Vincenzo Lacaria e Ilenia Tulino, rispettivamente consiglieri comunali di Briatico e Mileto, e Sinistra Italiana-Avs uno nella persona del consigliere comunale di Vibo, Sergio Barbuto. Ce la fa anche Maria Angela Calzone, consigliera comunale di Jonadi. Il primo degli eletti è però Carmine Mangiardi, esponente del civico consesso di Sorianello, sostenuto dal presidente Corrado L’Andolina – evidentemente riconoscente “per la sua lealtà” nella passata consiliatura – e dall’ex consigliere regionale Francesco De Nisi.

Dall’altro lato, l’unico ad avercela fatta è il vicesindaco di Spilinga, Franco Barbalace (tuttavia secondo più votato in assoluto) nella lista “Provincia e Territorio”, arrivato davanti al primo cittadino di Nardodipace, Romano Loielo, escluso solo per questioni di quorum.

Un consiglio provinciale a trazione Pd, quindi, ma il voto potrebbe avere ripercussioni sui futuri assetti dell’amministrazione comunale di Vibo, visto che alcuni esponenti hanno sostenuto Console, quindi la fazione che si rivede nel consigliere regionale Alecci, e tra questi si annoverano la consigliera Maria Fiorillo e soprattutto l’assessore Stefano Soriano, che ormai da qualche mese si è avvicinato a tale corrente. Appare, dunque, inevitabile avviare un ragionamento sulla giunta e dovrebbe essere proprio l’anima che fa capo al segretario provinciale Teresa Esposito, avviarla. Vedremo.

Altro dato da registrare l’affluenza alta alle urne, circa il 70%, segno che la decisione del centrodestra di non presentarsi alla tornata elettorale non è stata seguita da buona parte degli amministratori di quell’area. E anche qui sarà inevitabile aprire una discussione. Le operazioni di voto sono iniziate questa mattina alle 8 e concluse alle 19 con lo spoglio ad opera della commissione elettorale presieduta dal segretario generale della Provincia, Domenico Arena.

E L’Andolina passa da un consiglio a trazione centrodestra ad uno di connotazione progressista ma la cosa non lo preoccupa: “Le prime azioni sono di fare una ricognizione generale su quelle che sono le procedure in essere, per vedere se ci sono ritardi, se c’è la necessità di attivare canali di accelerazione su determinati percorsi che riguardano in modo particolare la viabilità e l’edilizia scolastica. Io credo che bisogna parlare con tutti e dieci i consiglieri – ed è quello che farò – e cercare insieme a loro una sintesi che soddisfi l’assise e che dia la possibilità all’ente di lavorare serenamente e in armonia. Lo richiedono i tempi, le criticità”.

E sull’assenza del centrodestra alla competizione, L’Andolina ha evidenziato che “ci sono Comuni a guida di sindaci che però hanno visto i loro consiglieri venire a votare regolarmente. La volontà di partecipazione, sebbene si tratti di una elezione di secondo livello, evidentemente ha prevalso e di questo non posso che essere soddisfatto da Presidente delle Provincia, ma anche da uomo delle istituzioni che crede fortemente nella democrazia”.

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