Vibo, casa di appuntamenti nel piccolo borgo di Pannaconi
- Postato il 20 dicembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Vibo, casa di appuntamenti nel piccolo borgo di Pannaconi

Scoperta una casa di appuntamenti a Pannaconi in provincia di Vibo, il gip emette quattro misure cautelari: coinvolti due vibonesi e due soggetti di nazionalità cinese. Secondo l’indagine della Procura e dei carabinieri, i guadagni variavano da 40 a 240 euro.
VIBO VALENTIA – Nel piccolo borgo di Pannaconi, frazione del Comune di Cessaniti, dove vive qualche centinaio di anime, era stata messa in piedi una presunta casa di appuntamenti. Che avrebbe fruttato non poco visto quanto emerso dall’indagine dei carabinieri sulla scorta della quale la Procura di Vibo ha chiesto ed ottenuto una serie di misure cautelari nei confronti dei quattro indagati: due vibonesi e due di nazionalità cinese, tra cui una donna.
Si tratta di L.R., 64 anni, di Vibo; L.D.L. 36 anni, di Vibo; C.Y. 62 anni, e J.Z. 40 anni. Per il primo e il terzo il gip ha disposto il carcere mentre per gli altri due l’obbligo di presentazione alla Pg. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Un’attività definita lucrosa in quanto, per come emerso dall’attività di indagine (dal 24 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025), i guadagni variavano da 40 a 240 euro.
La vicenda trae origine dalla notizia acquisita nell’ottobre 2024 dalla Stazione Carabinieri di Cessaniti, relativa alla presenza di una “casa d’appuntamenti”, ubicata in località “Micella”, a Pannaconi, ed intestata ad L.D.L.
CASA DI APPUNTAMENTI SCOPERTA A PANNACONI IN PROVINCIA DI VIBO
Gli operanti hanno accertato immediatamente che nei pressi della casa vi era sempre parcheggiata un ‘autovettura con all’interno L.R. Gli investigatori, tra il 4 e il 10 dicembre 2024, avevano quindi occultato, nei pressi del cancello d’ingresso dell’abitazione, un foto-trappola grazie alla quale era possibile accertare che L.R. era solito trascorrere diverse ore della sua giornata all’interno o all’esterno della casa, rimanendo seduto in auto. In particolare, l’uomo faceva spesso salire a bordo della vettura donne orientali che riaccompagnava a casa e che durante il giorno vi facevano rientro.
Gli inquirenti hanno proceduto all’escussione di alcuni soggetti che si erano recati sul posto per consumare rapporti sessuali attingendo ulteriori informazioni dalle quali era emerso che questi si erano messi in contatto con le donne cinesi tramite alcuni siti come www.Bakecaincontri.com”, “www.megaescorl.it” o “www.paginelucirosse.it”.
L’indagine ha portato inoltre ad acclarare il ruolo di L.R. che sarebbe stato di fondamentale importanza nell’attività di sfruttamento della prostituzione in quanto sarebbe stato solito rispondere personalmente alle telefonate che giungevano sull’utenza relativa all’inserzione presente in rete, camuffando la sua voce attraverso un ‘applicazione grazie alla quale era in grado di farla percepire all’interlocutore con tono femminile ed utilizzando spesso i verbi all’ infinito scimmiottando il modo di parlare degli stranieri.
IL SISTEMA DI ORGANIZZAZIONE DEGLI INCONTRI
In questo modo avrebbe organizzato gli incontri tra i clienti e le prostitute, fornendo indicazioni su come raggiungere l’abitazione e facilitandone l’individuazione, ad esempio apponendo del nastro segnaletico attorno ad un palo della luce presente all’ingresso della strada. Inoltre avrebbe controllato costantemente lo svolgimento dell’attività di meretricio mediante continui contatti telefonici con la prostituta, mentre quest’ultima si trovava in compagnia del cliente e provveduto ai bisogni giornalieri delle donne, accompagnandole personalmente in auto a fare la spesa, acquistando indumenti o preservativi nonché prenotando consulti medici in caso di problemi di salute”. La cinese C.Y. detta “Lisa” avrebbe invece avuto il compito di ingaggiare le connazionali da far prostituire nella casa di Pannaconi fornendo ella stessa prestazioni sessuali a pagamento ai clienti.
I SINGOLI RUOLI
L.D.L era il proprietario dell’immobile di Cessaniti reso in locazione e avrebbe fornito un contributo consapevole, stabile e non meramente occasionale finalizzato alla realizzazione dei reati-fine e risultando integrato organicamente nella struttura associativa. L’indagato avrebbe contribuito mediante la messa a disposizione continuativa del suo immobile di Pannaconi, strumentale all’attività di meretricio, fornendo un “supporto logistico stabile”. che la giurisprudenza di legittimità considera pienamente partecipativo, anche in assenza di compiti operativi quotidiani.
L’indagato, avendo tra l’altro beneficiato delle prestazioni sessuali offerte dalle meretrici, si è prodigato al fine di rendere più comoda la permanenza delle stesse presso l’abitazione locata e per favorire l’ ampliamento dell’attività di meretricio, apportando migliorie logistiche per agevolare il sodalizio, come l’installazione di una telecamera al cancello per controllare l’arrivo dei clienti o il Wi-Fi e l’ampliamento dell’immobile con una stanza aggiuntiva così da poter ospitare un’altra prostituta.
J.Z si occupava, infine, della creazione, promozione e pubblicazione sui siti d incontri delle inserzioni che riguardavano la “casa d’appuntamenti” di Pannaconi di Cessaniti, utilizzando la sua carta prepagata anche per l’acquisto di prodotti opzionali necessari ad aumentare la visibilità degli annunci.
I MOVIMENTI ECONOMICI
I carabinieri hanno quindi proceduto all’acquisizione di una prima lista movimenti della carta Postepay Evolution dell’indagato, per il periodo ricompreso tra l’attivazione ed il 6 dicembre 2024, dalla quale emergeva la presenza di un grosso flusso di denaro in entrata e in uscita e soprattutto numerosi pagamenti on-line con importo pari a 2992 euro verso il sito internet “bakecaincontri.com” ma anche verso Skokka.com”, la piattaforma generale di riferimento per ricerca di escort, disponibile in 29 paesi, all’interno della quale è possibile consultare anche le pagine del sito “bakecaincontri. com” nonché verso “Recubans”, una piattaforma per la programmazione e la promozione di spot pubblicitari.
Dall’estratto conto relativo alla suddetta carta risultava un enorme flusso di denaro in entrata e in uscita relativo non solo alle numerose transazioni in favore di piattaforme d’incontri, ma anche ad acquisti on-line di biglietti di treni appartenenti ai gruppi “Trenitalia” e “Italo” ed a ricariche di credito in ingresso provenienti da altre carte Postepay, tramite operazione “postagiro” e bonifici “Sepa”, da parte di diversi soggetti, molti dei quali di nazionalità cinese.
Dalle capitazioni sono emersi inoltre altri frangenti, alcuni dei quali squallidi, come quello in cui una delle donne, pur avendo contratto una malattia all’utero, doveva prostituirsi ugualmente in quanto molti clienti volevano consumare rapporti sessuali esclusivamente con lei poiché parlava bene l’italiano e poiché potevano fare sesso con lei senza preservativo, in quanto la sua patologia l’aveva resa sterile.
Il Quotidiano del Sud.
Vibo, casa di appuntamenti nel piccolo borgo di Pannaconi