Viaggio da Durham alla Scozia: storia, miti e leggende tra paesaggi incontaminati

  • Postato il 23 agosto 2025
  • Viaggi
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dalla contea di Durham, nel nord dell’Inghilterra, alla Scozia delle Highlands Orientali, in un viaggio nel tempo fatto di storia, miti e qualche leggenda. I paesaggi, immacolati, che segnano il confine tra i due paesi, nascondono le immagini più autentiche di quel luogo che gli antichi romani chiamarono Britannia e che i vichinghi si presero con la forza fino all’arrivo dei normanni. Durham è stata terra di floridi mercati, di miniere e fatica e poi di una grande depressione. Oggi, grazie alla bellezza paesaggistica dei suoi Dales, alle tante eredità lasciate dal suo passato di glorie e scoperte, è una meta imperdibile per chi vuole conoscere la vera anima dell’Inghilterra lontana dal caos di Londra.
E tenendo in mano il filo della storia e della sua eredità ancora viva, si può risalire verso la Scozia, ma lasciandosi alle spalle le mete più gettonate per inoltrarsi in territori dove ogni pietra, ogni albero secolare nascondono un segreto e parecchie leggende.

In County Durham: la cattedrale, Auckland Project, il castello di Raby

Durham, nota per la prestigiosa università e la cattedrale medievale con il castello patrimonio Unesco, (set di alcuni episodi di Harry Potter), è immersa nel verde, avvolta dal suo fiume.
Tutto intorno, la sua storia è raccontata a Auckland Palace, che era residenza del potentissimo Prince Bishop, incaricato dal sovrano inglese di arginare le invasioni scozzesi e gestire il nord dell’Inghilterra e oggi ancora perfettamente preservato. Qui accanto è stato realizzato il Faith Museum, dedicato alla storia della fede (non solo e non tanto delle religioni), lungo 6000 anni per capire come il suo culto abbia impattato società, cultura e arte; quello delle Miniere, la Auckland Tower e la Spanish Gallery dedicata alla più ampia collezione di opere spagnole del Regno Unito. Il circuito consiste anche di giardini, di un grande parco e di un hotel fatto di cottage immersi nella campagna.

L’epoca vittoriana, invece, rivive a Beamish dove esiste il più grande museo vivente del Nord, da poco premiato come migliore dell’anno. Negozi, botteghe e le vecchie miniere, i trasporti su tram con la campanella a chiamare le fermate e personaggi in costume rendono questo luogo unico. Raby Castle, dal 1300 ancora conserva tutta la maestosa sobrietà dei castelli medievali e nel 1400 fu residenza della Rosa di Raby, Cecile Neville, la duchessa di York che fu madre di due re: Edoardo IV e Riccardo III. Circondato da un parco popolato di cervi, laghetti e boschi, Raby gode della presenza di cascate e di cieli notturni incredibili dai quali ammirare la volta celeste e le aurore boreali.

Kynren, 2000 anni di storia en plein air

L’imperatore Costantino entra in scena a cavallo seguito dal suo esercito pronto a fondare la provincia romana della Britannia, mentre a combatterlo trova la regina Boudicca, fiera sul suo destriero. 2000 anni di storia scorrono davanti ad un fiume che vede arrivare le navi dei vichinghi, gli invasori dalla Scozia, Shakespeare, la regina Elisabetta I e poi la festa del raccolto sotto re Carlo II, la rivoluzione industriale e l’imperatrice Vittoria, i minatori, i soldati delle grandi guerre e i fuochi d’artificio per l’Inghilterra di oggi. Kynren, ogni estate si trasforma in un teatro a cielo aperto dove un cast di 1000 volontari (che riesce a rendere protagonisti anche papere e pecore insieme ai cavalli) portano in scena “A Tale of England”, ovvero miti, leggende e storia dell’Inghilterra con colori, passione. Uno spettacolo in grado di accogliere 8000 persone su spalti affacciati sul castello di Auckland, immerso nel verde della campagna della contea di Durham, proprio a due passi dal forte romano di Binchester (Vinovia) dove gli antichi romani fermarono la conquista della regione Britannia.

Darlington con la Locomotiva N1 e il museo di Bowes

Era il 1825 quando la Locomotiva N1 inaugurò il primo viaggio in treno per passeggeri, dando vita al trasporto pubblico di persone e non più di sole merci, con il carbone estratto dalle miniere di questa contea. Così si diede impulso al turismo in senso moderno. Oggi, in occasione del bicentenario, Locomotion apre il museo gratuito dedicato alle ferrovie volute e immaginate da George Stevenson con il sostegno del principe Albert, marito illuminato della regina Vittoria; mentre proprio da Shildon, passando per Darlington, in settembre partirà il treno storico diretto a Stockton per ripercorrere il primo viaggio inaugurale.
Anche il Bowes Museum, famoso per il suo cigno d’argento e gioiello di ingegneria, partecipa alle celebrazioni. Il palazzo grandioso, in stile francese, costruito da John, figlio mai legittimato del conte di Bowes che sposò l’attrice parigina, Josephine, raccoglie tutto l’amore e la passione della coppia per l’arte, la moda ed il collezionismo. Rimasti senza eredi, decisero di lasciare la loro ricca collezione al palazzo, trasformato in museo, che oggi si unisce alle celebrazioni del bicentenario della nascita delle ferrovie moderne con eventi ad hoc.

Nel Perthshire, la Pietra del Destino tra storia, leggende

Risalendo verso nord, Perth racconta la storia medievale della Scozia di cui è stata capitale finché non è diventata la sua città più piccola. Si attraversano tante piccole stazioni con i soffitti a merletto in ferro bianco e rosso prima di raggiungere questa gemma avvolta da un paesaggio unico, fatto di radure verdi poco popolate, prati immacolati e animali liberi al pascolo. A tutt’oggi Perth, che è città Unesco per le Arti Popolari e la Creatività, conserva la fama per essere la città più soleggiata della (piovosa) Scozia e una terra piena di leggende. Nel suo museo cittadino sono raccolte le storie di quella che era la “porta verso le Highlands”, città di commerci e centro economico nel quale venivano incoronati i re sulla Pietra del Destino, la Stone of Destiny.

Oggi il grande masso è custodito nel Perth Museum e viaggia alla volta di Londra per le cerimonie, come l’ultima di re Carlo III e per chi verrà dopo di lui. Con l’arrivo della ferrovia, Perth è diventata un grande centro per i commerci e ha avviato la produzione di Whisky e distillati, come il Perth Gin oggi interpretato in cocktail inaspettati, come il Pink Gin che sa di lamponi e fragole saporitissime in questa zona. Sicuramente merita una visita Scone Palace, che da abbazia, fu trasformato in sede reale dove, nell’848 Dc, fu incoronato Kenneth McAlpin, primo re scozzese. Oggi è una residenza aristocratica immersa nel verde, completamente ristrutturata nel 1842 e poi aperta alle visite per ammirarne i saloni decorati in tartan scozzese, le stanze affrescate (che si possono anche affittare per eventi) ed il parco dove ad accogliere gli ospiti troneggiano grandi pavoni bianchi.

Dal castello Dunrobin al sentiero verso le Highlands Orientali

Virando verso nord est si raggiunge la parte più incontaminata della Scozia, quella che si immerge in paesaggi fatti di spiagge, dove solo i più temerari possono affrontare le temperature proibitive del Mare del Nord e di castelli arroccati sulle scogliere.
Dunrobin, nel Sutherland, è la più grande residenza a nord della Scozia che, dal 1300, si staglia bianca sul mare. I suoi giardini furono ridisegnati dall’architetto Sir Charles Barry, lo stesso di Westminster a Londra, ispirati direttamente a Versailles, così come la struttura del castello che con gli adattamenti apportati nei secoli e le sue guglie ricorda il gusto francese. Risalendo lungo strade fatte di silenzi e pastorizia, si raggiungono le coste immacolate puntellate dai fari e da passeggiate tra la riva del mare ed i prati come il suggestivo John O’Groats Trail, un percorso di 236 chilometri che parte dalla città di Inverness e, costeggiando spiagge, scogliere e sentieri, arriva fino alle Highlands.

Lungo il cammino, solo natura e fauna selvatica a sorvegliare le mucche nere di razza Angus, quelle rosse con la frangia dette Hairy Coo, libere insieme alle pecore dal muso nero (Scottish Blackface) e quelle classiche bianche mescolate alle martore e al gatto selvatico. Ci sono migliaia di specie in queste terre incontaminate: in mare nuotano foche, orche, salmoni; in cielo volano falchetti e i bellissimi Puffin, le pulcinelle di mare. I più fortunati (e fantasiosi), riusciranno ad avvistare anche i Selkie, le creature mitologiche di origine celtica, che vivono in queste coste e da foche sono in grado di assumere sembianze umane diventando generose e amichevoli o terribilmente vendicative e pericolose.

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