Viabilità, il gruppo “Uniti per Albisola” all’attacco: “Dall’amministrazione misure insufficienti per garantire la sicurezza dei cittadini”
- Postato il 22 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albisola Superiore. “Il drammatico investimento mortale di Valentina Squillace a Savona riporta con forza al centro una verità che ad Albisola conosciamo fin troppo bene: il traffico pesante nei centri abitati è una questione di sicurezza, non di propaganda”. Così i consiglieri di “Uniti per Albisola” Stefania Scarone Capogruppo, Luca Proto, Serena Cello, Piero Corona.
“Da sei anni governa la stessa amministrazione, in continuità diretta con quella guidata da Franco Orsi. Sette anni dopo la morte di Ilvana Giusto, travolta da un camion sulle strisce pedonali nel 2018, nulla di realmente concreto è stato fatto per ridurre il passaggio dei Tir dal casello albisolese e dalle strade del centro. E non si è trattato di un episodio isolato: negli anni si sono verificati altri incidenti, anche gravi, causati dai mezzi pesanti diretti al porto di Savona. Un rischio costante e quotidiano che la comunità albisolese continua a subire nell’indifferenza di chi amministra”.
“A fronte di una situazione nota e documentata, ogni proposta avanzata dalla minoranza per introdurre misure strutturali di mitigazione del traffico è stata sistematicamente bocciata. L’unica risposta dell’amministrazione è stata una mini-ordinanza: il divieto di uscita dei mezzi pesanti limitato al periodo estivo e ai soli fine settimana. Un provvedimento simbolico, del tutto insufficiente rispetto alla gravità del problema. Oggi, come sempre, si richiamano Aurelia Bis e ribaltamento del casello: opere annunciate da anni, incomplete o ancora sulla carta, che (se e quando verranno realizzate) richiederanno tempi lunghissimi. Nel frattempo, Albisola resta ostaggio dei Tir”.
Il gruppo consiliare ribadisce che “la sicurezza dei cittadini non può essere rinviata né subordinata a promesse future. Chi governa ha il dovere di agire ora, con gli strumenti disponibili. Dopo sei anni di immobilismo, le parole non bastano più: servono scelte chiare e precise responsabilità politiche”.