Via il segreto dal dossier sull'assassinio di Malcom X
- Postato il 21 febbraio 2025
- Di Agi.it
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Via il segreto dal dossier sull'assassinio di Malcom X
AGI - Un avvocato impegnato nella difesa dei diritti civili ha chiesto all'amministrazione Trump di desecretare i documenti di Fbi e Cia legati alla morte di Malcom X, nel sessantesimo del suo assassinio. La richiesta arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Turmp ha ordinato di togliere il segreto ai dossier dell'intelligence legati all'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy e di Martin Luther King, ma non a quelli di Malcom X.
L'avvocato attivista Ben Crump, che ha rappresentato molte famiglie afroamericane vittime delle brutalità della polizia, farà l'annuncio a New York, nel luogo dove il leader del movimento di liberazione venne ucciso. Malcom X venne assassinato il 21 febbraio del 1965 mentre stava parlando all'allora Audubon Ballroom, uno storico teatro ad Harlem simbolo della comunità afroamericana.
Il leader del movimento dei neri americani aveva 39 anni. Venne raggiunto da ventuno colpi di pistola sparati da un gruppo di uomini che stava davanti alla moglie e alle figlie di Malcom X. Studiosi e attivisti dei diritti civili hanno sempre sostenuto che le persone arrestate per l'omicidio erano state condannate erroneamente ed è ciò che poi è emerso molti anni dopo.
Secondo alcuni, la polizia e l'Fbi avevano svolto un ruolo chiave nell'attentato, un'ipotesi alimentata dalle rivelazioni della famiglia di Malcom X che nel 2021 aveva reso pubblica la lettera attribuita a un agente di polizia scomparso in cui sosteneva che la polizia di New York e l'Fbi erano dietro l'attentato al leader del Black Civil Rights Movement.
Nel 2022 la città di New York, confermando l'ipotesi degli studiosi, ha accettato di pagare un risarcimento di 26 milioni di dollari a due persone condannate nel 1966 e poi prosciolte. Muhammad Aziz e Khalil Islam hanno passato vent'anni in prigione. Aziz venne rimesso in libertà nel 1985, Islam due anni dopo. Secondo alcuni storici, dietro l'attentato ci sarebbero state tensioni tra Malcom X e il suo ex gruppo, Nation of Islam, con cui c'era stata una rottura pubblica.
La stessa organizzazione, forse con l'aiuto di Cia e Fbi, avrebbe poi deciso di assassinare il leader nero per mettere fine alla sua parabola ascendente. Gli 007 avevano pedinato più volte Malcom X, anche durante due viaggi internazionali: uno alla Mecca e uno a Londra. Nel 2000 Louis Farrakhan, leader di Nation of Islam, in un'intervista televisiva disse di essersi pentito di aver ispirato l'omicidio di Malcom X attraverso i suoi scritti violenti.
Farrakhan ha sempre respinto il sospetto che lui stesso avesse ordinato l'assassinio, ma in un'altra intervista aveva ammesso di aver "aiutato a creare il clima" che poi aveva portato all'omicidio. Il ruolo di Cia ed Fbi non è mai stato chiarito: entrambe le agenzie si occupavano della sicurezza di Malcom X, che aveva ricevuto molte minacce di morte, ma non erano state in grado di sventare l'attentato.
L'Fbi, è emerso in documenti pubblicati in passato, temeva che il leader nero crescesse di popolarità fino a diventare una specie di "messia" che avrebbe unito gli afroamericani. La famiglia di Martin Luther King, l'altra icona delle battaglie per i diritti civili, teme invece che la decisione di Trump di rendere pubblici tutti i documenti sul pastore afroamericano ucciso nel 1968 potrebbe essere una mossa per gettare fango su una figura storica. La famiglia aveva chiesto di poter vedere in anticipo i documenti desecretati, ma Trump si è opposto.
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