Verso i 25 anni della Convenzione Europea del Paesaggio
- Postato il 11 agosto 2025
- Ambiente
- Di Paese Italia Press
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La Convenzione Europea del Paesaggio è stata firmata a Firenze il 20 ottobre 2000. Questo accordo, noto anche come Convenzione di Firenze, è stato promosso dal Consiglio d’Europa per la protezione, la gestione e la pianificazione del paesaggio in tutta Europa. La Convenzione mira a riconoscere, tutelare e gestire i paesaggi, considerandoli una componente essenziale della qualità della vita e del patrimonio culturale, ambientale e sociale
Il legame tra la Crisi Climatica e la Convenzione Europea del Paesaggio è profondo e si manifesta su più livelli, partendo dalla reciproca influenza tra ambiente e territorio fino ad arrivare a specifici strumenti normativi. La Convenzione, pur non trattando direttamente la Crisi Climatica, offre un quadro concettuale e operativo per affrontarne gli effetti attraverso la pianificazione e la gestione del paesaggio.
Convenzione Europea del Paesaggio e Crisi Climatica
La Convenzione europea del paesaggio (adottata a Firenze nel 2000 e ratificata dall’Italia con la Legge n. 14 del 9 gennaio 2006) definisce il paesaggio come “una porzione di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Questo approccio è fondamentale perché riconosce il paesaggio non solo come un’area di valore estetico o storico, ma anche come un sistema dinamico e interconnesso con le attività umane e i processi naturali, inclusi quelli climatici.
La crisi climatica incide sul paesaggio in vari modi:
• Modifiche morfologiche e idrogeologiche: l’aumento delle temperature, l’intensificarsi degli eventi estremi (alluvioni, siccità) e l’innalzamento del livello del mare trasformano la fisionomia del territorio.
• Impatti sulla biodiversità: la perdita di habitat e le modifiche negli ecosistemi influenzano la flora e la fauna, alterando gli elementi naturali che compongono il paesaggio.
• Impatto sulle attività umane: l’agricoltura, il turismo e le tradizioni locali, strettamente legate al paesaggio, subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici, modificando a loro volta la percezione e l’uso del territorio.
La Convenzione offre un quadro per mitigare e adattarsi a questi effetti attraverso:
• Identificazione e valutazione dei paesaggi: gli Stati firmatari sono tenuti a identificare i propri paesaggi e a valutarne le caratteristiche, comprese le loro vulnerabilità ai cambiamenti ambientali.
• Definizione di obiettivi di qualità paesaggistica: si tratta di formulare, per i paesaggi identificati, le aspirazioni della popolazione riguardo alle loro caratteristiche, il che può includere la resilienza climatica.
• Attuazione di politiche paesaggistiche: ciò implica l’integrazione della dimensione paesaggistica in tutte le politiche settoriali, comprese quelle ambientali, agricole e di pianificazione territoriale. La gestione del paesaggio diventa così un’azione di adattamento e mitigazione climatica.
La Convenzione e il “Climate Pact”
La Convenzione europea del paesaggio può interagire con il Patto europeo per il clima (European Climate Pact) come strumento complementare e operativo. Il Patto, lanciato dalla Commissione europea, è un’iniziativa che mira a coinvolgere cittadini, comunità, imprese e organizzazioni nella lotta contro la crisi Climatica. Non è uno strumento normativo vincolante, ma una piattaforma per il dialogo, la sensibilizzazione e l’azione.
Ecco come possono interagire:
• Coinvolgimento dei cittadini: Il Patto climatico incoraggia la partecipazione pubblica nella definizione e nell’attuazione delle politiche climatiche locali. Questo si allinea perfettamente con l’approccio della Convenzione, che pone la percezione e il coinvolgimento delle popolazioni al centro della gestione del paesaggio. Le comunità locali possono essere attori chiave nella pianificazione di paesaggi più resilienti, ad esempio attraverso la gestione sostenibile delle risorse idriche o la creazione di corridoi ecologici.
• Azione a livello locale e regionale: La Convenzione europea del paesaggio si applica a tutti i paesaggi, siano essi naturali, rurali, urbani o periurbani. Questo consente di intervenire a livello locale e regionale, dove gli effetti della Crisi Climatica sono più evidenti. Il Patto climatico può utilizzare questo approccio per promuovere progetti di adattamento e mitigazione “dal basso” (ad esempio, la riqualificazione di spazi verdi urbani per la gestione delle ondate di calore, o la riforestazione per il sequestro di carbonio), che hanno anche un impatto positivo sulla qualità del paesaggio.
• Integrazione delle politiche: L’interazione tra i due strumenti può favorire l’integrazione delle politiche climatiche nelle politiche paesaggistiche e viceversa. Ad esempio, un piano di adattamento climatico a livello comunale può essere integrato nella pianificazione paesaggistica, tenendo conto della conservazione dei valori estetici e culturali del territorio.
In sintesi, mentre il Patto climatico fornisce la motivazione e la piattaforma per l’azione, la Convenzione europea del paesaggio fornisce il quadro concettuale e metodologico per tradurre questi impegni in azioni concrete e integrate sul territorio, garantendo che le risposte alla crisi climatica siano rispettose e valorizzino la qualità e la diversità dei paesaggi europei.
SITOGRAFIA CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO
• Testo della Convenzione sul sito del Consiglio d’Europa: Questa è la fonte più autorevole. Qui puoi trovare il testo integrale della Convenzione in diverse lingue, insieme ai documenti ufficiali e alle ratifiche.
• https://www.coe.int/en/web/conventions/full-list?module=treaty-detail&treatynum=176
• Ministero della Cultura – Paesaggio (Italia): Il sito del MiC è fondamentale per capire come la Convenzione viene applicata nel contesto normativo italiano, con riferimenti al Codice dei beni culturali e del paesaggio.
• https://www.cultura.gov.it/paesaggio
• Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana: Qui è possibile consultare la legge di ratifica e attuazione della Convenzione in Italia, la Legge n. 14 del 9 gennaio 2006.
• https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2006/01/20/06G0018/sg
Siti di Approfondimento e Divulgazione
• Rete Rurale Nazionale – Paesaggio: Questo sito offre un’ampia sezione dedicata alla Convenzione e ai temi del paesaggio rurale, con documenti, mappe e studi specifici.
• https://www.reterurale.it/paesaggio
• Wikipedia – Convenzione europea del paesaggio: Una buona risorsa per avere una panoramica generale, una sintesi dei contenuti e i riferimenti normativi principali.
• https://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_europea_del_paesaggio
• Archivio dei Piani Paesaggistici Regionali: Molte regioni italiane mettono a disposizione i propri piani paesaggistici online. Cercando “piano paesaggistico [nome della regione]” si possono trovare i documenti che applicano in concreto i principi della Convenzione. Ad esempio:
• https://www.regione.lazio.it/cittadini/cultura/paesaggio (per la Regione Lazio)
Organizzazioni e Associazioni
• Italia Nostra: Associazione storica per la tutela del patrimonio culturale e naturale, con una sezione didattica che spesso pubblica risorse sulla Convenzione.
• https://italianostra.org/
• Federazione Ordini Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori: Spesso gli ordini professionali e le federazioni pubblicano approfondimenti e linee guida sull’applicazione della Convenzione nella pratica lavorativa.
• https://www.awn.it/
SITOGRAFIA PER IL PATTO EUROPEO PER IL CLIMA (EUROPEAN CLIMATE PACT)
Siti Ufficiali dell’Unione Europea
• Sito ufficiale del Patto europeo per il clima: Questo è il punto di partenza principale. Il sito offre una panoramica del Patto, le sue finalità, le attività e le iniziative in corso. https://climate-pact.europa.eu/index_it
• Commissione europea – Azione per il clima: La sezione dedicata della Commissione fornisce il contesto politico del Patto e i collegamenti con altre iniziative del Green Deal europeo. https://ec.europa.eu/clima/eu-action/european-green-deal/european-climate-pact_it
• Piattaforma dell’UE per l’adattamento al clima: Questo sito fornisce risorse e strumenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici, un tema strettamente legato agli obiettivi del Patto. https://climate-adapt.eea.europa.eu/it
Siti di Approfondimento e Divulgazione
• Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – Italia: Il sito del Ministero può fornire informazioni su come l’Italia partecipa e contribuisce al Patto europeo per il clima. https://www.mase.gov.it/
• Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA): L’EEA produce report e analisi sul clima che sono fondamentali per comprendere il contesto scientifico e le sfide che il Patto intende affrontare. https://www.eea.europa.eu/it

Ing. Francesco Cancellieri – Presidente AssoCEA Messina APS e Responsabile Nazionale
Area Tematica SIGEA-APS “Paesaggi, Aree Naturali Protette e Rete Natura 2000”
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