Varazze, la cappella dell’Oratorio San Bartolomeo torna a splendere
- Postato il 31 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Varazze. Sabato 2 agosto si terrà l’inaugurazione della restaurata cappella dell’Oratorio San Bartolomeo, sito nel centro storico e sede della locale confraternita. Alle ore 18:30 sarà officiata la messa, cui seguiranno una conferenza illustrativa, la benedizione e sul sagrato un rinfresco offerto dalla stessa confraternita.
La cappella fu realizzata nel 1904 dal capomastro Ottonello Giacomo e inaugurata il 21 agosto. Il terreno su cui sorge fu donato dalla famiglia Rosso allo scopo di ospitare la “cassa” lignea raffigurante “Il martirio di san Bartolomeo”, opera dello scultore genovese Anton Maria Maragliano, fino ad allora custodita nella piccola navata dell’oratorio, con notevole ingombro vista la sua maestosità.
Dagli scritti dell’epoca si evince che la “macchina processionale” arrivò nel lontano 1816, proveniente dalla Confraternita San Bartolomeo delle Fucine in Genova, il cui oratorio fu demolito per le profonde trasformazioni urbanistiche che coinvolsero la Superba in quegli anni. Fin dalla sua costruzione e per mancanza di spazi all’interno dell’oratorio la cappella fu però adibita in parte a ricovero di materiali e arredi del sodalizio.
Le pareti furono da subito danneggiate dall’umidità risalita dal basso e infiltrata. Per consentire il pieno recupero all’antico splendore della superficie artistica della struttura serviva un’idea. Nel 2016, proprio due secoli dopo l’arrivo della “cassa”, si iniziò a progettare la costruzione di un nuovo locale attiguo. Nel 2019 l’opera fu ultimata e finalmente la cappella era tornata sgombra e pronta al restauro.
Già nel 1992 fu rifatto il tetto, poi nel 2022 furono ripristinate le pareti esterne con nuovi intonaci. L’attuale intervento conservativo, autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Culturali della Liguria, nella persona di Andrea Canziani e coordinati dall’architetto Laura Bruzzone, ha avuto inizio il 1° aprile e impegnato diverse imprese, fra cui la Trevisiol per le opere murarie, la Mario Garofalo per la realizzazione del nuovo pavimento e la Luisa Mezzano per il restauro conservativo delle superfici pittoriche.
“Non ci resta che affidare questa cappella alle generazioni future affinché la conservino, la tramandino ma soprattutto la difendano come testimonianza viva del grande impegno, della buona volontà e del sacrificio di tante persone che vogliono il bene del loro antico oratorio – dichiara la confraternita – Ringraziamo tutti coloro che in questi anni hanno collaborato in molteplici forme perché si realizzasse questo ambizioso progetto di restauro. Altre sfide ci attendono all’orizzonte ma quella che verrà sarà un’altra storia”.