Vacanze in Umbria? Ecco cosa vedere ad agosto 2025

  • Postato il 7 agosto 2025
  • Arti Visive
  • Di Artribune
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Estate in Umbria significa Jazz, con la celebre manifestazione attesa da appassionati e non per tutto il resto dell’anno. Ma non solo: l’estate è la stagione perfetta per girare i suoi infiniti colli ricoperti di verde, incamminandosi in itinerari ricchi di fascino, che uniscono natura, arte e spiritualità. Nell’anno del Giubileo Assisi è una tappa ambita, ma non è l’unica da vedere. Sono infatti anche altri i borghi e le cittadine che vale la pena raggiungere per visitare le mostre e gli eventi culturali proposti per l’estate 2025. Il programma è ricco e va dall’arte del Novecento – con una raffinata esposizione su Amedeo Modigliani – alla fotografia di Gianni Berengo Gardin. Per immergersi poi negli ori e nelle pergamene del Medioevo e in un museo completamente trasformato dopo i restauri.

Emma Sedini

Amedeo Modigliani e Gianni Berengo Gardin – Perugia

Non si può non partire dal più importante Museo della Regione, che offre per questa estate ben due mostre interessanti. Prima di tutto Amedeo Modigliani, “ospite” della Galleria Nazionale dell’Umbria attraverso il suo celebre Nu Couché in prestito dalla Pinacoteca Agnelli di Torino e una serie di disegni e studi che affrontano il tema del nudo. Tema ulteriormente approfondito nel resto della mostra, che accosta all’arte novecentesca modelli antichi, sia classici, sia esotici, che invitano a riflettere sulla rappresentazione nei secoli del corpo femminile. Un progetto curato nei dettagli, dalla selezione delle opere all’utile guida cartacea gratuita di accompagnamento, intesa ad avvicinare alle opere un pubblico più o meno esperto. Sempre qui, nello spazio dedicato alla fotografia inaugurato proprio l’anno scorso – la Camera Oscura – trovate anche l’esposizione dedicata a Gianni Berengo Gardin. 21 scatti affascinanti realizzati dal Maestro nel 1993, quando fu chiamato a immortalare lo studio di Giorgio Morandi, prima che fosse smantellato per sempre. Un’occasione che, se da un lato rappresenta il grande fotografo e il suo lavoro, dall’altro restituisce un’immagine toccante della persona del pittore bolognese, raccontando la “stratificazione” affettiva dei suoi luoghi quotidiani.

Perugia // Fino al 15 settembre
Un Capolavoro a Perugia. Amedeo Modigliani. Nu couché
GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA

Perugia // Fino al 28 settembre
Gianni Berengo Gardin fotografa lo studio di Giorgio Morandi
GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
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EXTRA – Perugia

Qualche metro più avanti, rimanendo su Corso Vannucci, non potete perdervi EXTRA. Segni Antichi/Visioni Contemporanee: la nuova proposta di Palazzo Baldeschi che unisce Medioevo e Arte Contemporanea. Una mostra che parte dall’obiettivo di valorizzare un corpus di pergamene antiche acquisite dall’Istituzione perugina – copertine dipinte di documenti di vario genere risalenti all’Età Medievale – che vengono rilette attraverso accostamenti attraverso i tempi inaspettati. Il curatore Marco Tonelli invita il pubblico a scorgere le analogie di forma, colori e significati che sussistono tra le opere di grandi artisti del calibro di Maria Lai e Luigi Ontani e questi antichi manufatti.

Perugia // Fino al 6 gennaio
EXTRA. Segni Antichi/Visioni Contemporanee
PALAZZO BALDESCHI
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Banksy – Assisi

Nel paese umbro che promuove la pace e la speranza per eccellenza, arriva per la prima volta in assoluto Banksy. E arriva con oltre cento opere che diventano mezzi con cui diffondere un messaggio universale. Si intitola Peace on Earth – prendendo spunto dal graffito realizzato da Banksy a Betlemme, su un muro nei pressi della Grotta del Latte – ed elabora il tema attraverso i colori e le metafore graffianti di questo grande artista internazionale. Tale scritta iconica contiene una postilla: “Terms and conditions apply”. Su questo si sviluppa poi il progetto, quale vera indagine sul valore della pace nell’arte di Banksy. Il simbolo? Una colomba con il giubbotto antiproiettile e un ramoscello d’ulivo tra il becco, che lotta proprio per portare la pace. La mostra è divisa in sezioni e offre al pubblico opere originali, che l’artista ha creato nel suo studio dal 1998 al 2010. Tra queste alcune immagini iconiche e di grande valore, come Flower Thrower, il lanciatore di fiori, e Girl with Balloon, la ragazza con il palloncino rosso a forma di cuore, nella sua versione originale del 2004.

Assisi // Fino al 2 novembre
Banksy, Peace on Earth
ROCCA MAGGIORE
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Segni di Speranza, Spoleto
Segni di Speranza, Spoleto

Segni di Speranza – Spoleto

Nove anni sono trascorsi dal grande terremoto che sconvolse l’area di Norcia. Nove anni in cui si è passati dalle macerie alla ricostruzione, guidati dal faro della speranza. Speranza che è anche il tema portante del Giubileo 2025 e che invita il pubblico a unirsi – anche solo col pensiero – al coro di coloro che credono e già vedono le prime evidenze di una prossima rinascita di questo territorio. L’intento si concretizza nella mostra diffusa in tre sedi, il Museo Diocesano, la Basilica di Sant’Eufemia e la Rocca Albornoz di Firenze. I capolavori in mostra, tra cui il Crocifisso attribuito a Benedetto da Maiano e il prezioso tabernacolo con il bassorilievo della Madonna Bianca, sono stati scelti quali esempi rappresentativi dell’inestimabile patrimonio culturale salvato in questi anni grazie all’impegno umano ed economico notevole. Fino ad oggi, mentre la ricostruzione dei borghi proseguiva, le opere restaurate hanno trovato collocazione temporanea nel Museo Diocesano e nella Sala della bellezza ritrovata, diventato vero e proprio “deposito visitabile” inaugurato nel 2021 nei pressi del complesso del Duomo di Spoleto. Questa esposizione, curata da Costantino d’Orazio, offre un’occasione nuova di valorizzazione di questi pezzi di storia strappata all’oblio.

Spoleto // Fino al 21 settembre
Segni di speranza dai luoghi del sisma
ROCCA DI ALBORNOZ
BASILICA DI SANT’EUFEMIA
MUSEO DIOCESANO

William Kentridge – Spoleto

Il piano nobile di Palazzo Collicola ospita un progetto a cura di Saverio Verini che presenta un ampio corpus di opere prodotte negli ultimi 25 anni. Un arco di tempo esteso a sufficienza per cogliere profondità, coerenza ed evoluzione della sua pratica artistica fatta di disegni, taccuini, sculture, video e stampe. Ne deriva un repertorio di oltre cinquanta opere che trasmette al pubblico un concetto caro a tutta la sua poetica: quello del pensiero in costante moto che genera connessioni inattese.

Spoleto // Fino al 2 novembre
William Kentridge, Pensieri fuggitivi
PALAZZO COLLICOLA

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Villa del Colle del Cardinale, Umbria. Photo Filippo Fagioli
Villa del Colle del Cardinale, Umbria. Photo Filippo Fagioli

Villa del Colle del Cardinale – Perugia

Per concludere questo tour artistico dell’Umbria il consiglio è di prendervi un sabato o una domenica pomeriggio (sono solo questi i giorni di apertura) per visitare la Villa del Colle del Cardinale. Un angolo di Cinquecento dagli interni completamente affrescati e circondato da incredibili giardini. Tredici ettari di parco – e che parco, visto che si tratta della campagna umbra – che passano dagli orti all’italiana al bosco selvaggio. Un museo appena riaperto dopo anni di lavori e restauri che merita senz’altro una tappa. Qui potrete scoprire la storia di questo palazzo costruito dai Della Corgna, ricchi e potenti Signori locali, ma soprattutto ammirare il paesaggio incantevole che si può scorgere dal colle che domina il territorio circostante.

Perugia
VILLA DEL COLLE DEL CARDINALE
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Artribune

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