Usa, gli analisti si interrogano sulle cause della recessione

  • Postato il 16 marzo 2025
  • Di Agi.it
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Usa, gli analisti si interrogano sulle cause della recessione

AGI - È la riduzione della spesa dei consumatori oppure sono i dazi del presidente Donald Trump e la volatilità dei mercati a minacciare di minare la più grande economia del mondo? Sulle cause di un'ipotetica recessione negli Stati Uniti, si interrogano analisti ed economisti. Secondo il Financial Times, possono essere entrambi i fattori.

Ad esempio RetailNext, una società di consulenza, l'affluenza nei negozi statunitensi è diminuita del 4,3% su base annua all'inizio di marzo, prolungando il calo iniziato all'inizio dell'anno. Placer.ai, che aggrega i segnali provenienti dai dispositivi mobili dei consumatori, ha registrato nelle ultime settimane un calo delle visite nei grandi magazzini, tra cui Walmart, Target e Best Buy. Lo testimonia anche il fatto che l'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan ha registrato il terzo calo mensile consecutivo e il valore più basso da novembre 2022.

Mentre Trump esclude una recessione, osserva il Ft, il recente crollo del mercato azionario ha intaccato i portafogli di investimento degli americani piu' ricchi che alimentano i consumi negli Stati Uniti. Di conseguenza, gli investitori sono sempre più preoccupati che la politica di Trump, caratterizzata da una serie di improvvise inversioni di marcia, stia perturbando le imprese e rallentando la crescita. 

Finora la spesa dei consumatori è stata un fattore chiave della ripresa economica degli Stati Uniti dalla pandemia di Covid-19, mentre i bilanci delle famiglie sono ora messi a dura prova per le preoccupazioni di una nuova fiammata dell'inflazione. Sono stati ridotti gli acquisti e anche, secondo Revenue Management Solutions, il traffico verso i fast-food statunitensi è diminuito del 2,8% a febbraio, con un calo a due cifre delle visite all'ora della colazione.

Nei giorni scorsi, quattro grandi compagnie aeree statunitensi hanno avvertito di un rallentamento della domanda, in parte dovuto alla riduzione dei viaggi di piacere. Non da ultimo, Target ha riportato un calo delle vendite di febbraio e ha avvertito delle pressioni sui profitti in questo trimestre, in parte a causa dell'incertezza sulle tariffe. Ma Lauren Hobart, amministratore delegato di Dick's Sporting Goods, sostiene che non sia assolutamente vero che la spesa dei consumatori si stia indebolendo dando piuttosto la colpa al clima di "incertezza".

A suo giudizio, sebbene l'inflazione abbia pesato sulle vendite al dettaglio, le preoccupazioni dei consumatori non si sono sempre tradotte in una riduzione della spesa. Ma gli analisti sostengono che potrebbe essere inevitabile. "I consumatori dicono che intendono fare marcia indietro" ha dichiarato a FT Tom Kilroy, senior partner di McKinsey, osservando però che "quello che abbiamo anche visto nell'ultimo anno e' che non sempre hanno seguito questa intenzione con i fatti". 

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Agi.it

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