US Open, per Sonego e Arnaldi è la notte dei rimpianti: cedono al quinto a Schoolkate e Cerundolo

  • Postato il 27 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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È la notte dei rimpianti: quelli di Lorenzo Sonego, che contro Schoolkate vede il baratro, risale e poi deve arrendersi in coda a un supertiebreak che grida vendetta (e lo farà per un bel pezzo). Ma anche quelli di Matteo Arnaldi, che avanti di due set si disunisce, riapre la porta a Francisco Cerundolo e si fa rimontare al quinto, ribadendo che per gli italiani non è giornata quando la partita si prolunga fino al parziale decisivo. Due eliminazioni diverse nella forma, ma ugualmente pesanti nella sostanza. Soprattutto quella di Sonego, che con Flushing Meadows non è mai riuscito ad approcciare il giusto feeling, ma dal quale era lecito sperare in un cammino differente con più strada da poter fare.

Sonego non si da pace: “Non era la mia giornata…”

Invece con Schoolkate quel che poteva andare storto alla fine c’è andato. Con quel break sciupato nel quinto set che finirà per inquietare il riposo notturno di Sonny. Oggi non era proprio la mia giornata”, ha ammesso il torinese a fine partita. “Ci ho provato, ho lottato come potevo, ma nei momenti importanti Schoolkate è stato oggettivamente più bravo di me.

Lui ha disputato una delle migliori partite della sua carriera, io non sono riuscito a sfruttare le opportunità che ho avuto a disposizione. Se ripenso soprattutto a come ho perso il secondo set c’è molto di cui rammaricarsi, ma è stato quello il momento nel quale lui ha alzato il proprio livello di gioco, e così anche nel quinto dopo che mi sono ritrovato avanti di un break. La mia colpa più grande? Essere partito lento nel primo set, finendo per dargli fiducia. Fisicamente stavo bene, ma lui ha giocato meglio di me quando più contava”.

L’aereo che lo riporterà in Europa farà soltanto scalo: “Giocherò a Chengdu, Pechino e Shanghai”. Sperando di poter fare un po’ più strada rispetto alle sole 8 partite disputate nei 5 tornei nordamericani, con la top 50 a forte rischio.

Schoolkate chirurgico quando il punto contava di più

Schoolkate è stato bravo a ritrovare il proprio gioco quando il più per Sonego pareva fatto. L’australiano è partito meglio, conquistando il primo set facendosi bastare un break, quello ottenuto nel quarto gioco, salvo poi concedere le briciole nei suoi turni di servizio. Nel secondo però Lorenzo ha provato a mettere pressione al rivale, salvando tre palle break nel nono gioco. Al tiebreak i rimpianti di Sonny si disseminato lungo tutto il campo: sale sul 6-4 ma non sfrutta le due palle set, e neppure le successive tre. Alla fine a Schoolkate basta la prima e sul 2-0 la pratica sembra bella che impacchettata.

In realtà però l’inerzia del match nel terzo e nel quarto parziale è tutta dalla parte del torinese, che al servizio trova continuità (20 ace a fine match) e col rovescio fa danni sonanti nella metà campo dell’australiano. Che nel quinto si rianima collezionando subito 4 palle break (tutte annullate da Sonego), ma poi nel quinto si ritrova sotto di un break. Il contro break arriva nel game successivo (pesa un doppio fallo di troppo) e a quel punto l’epilogo è inevitabilmente al supetiebreak, anche se Sonego deve prima cancellare una palla match sul 5-6 30-40.

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Ma a Schoolkate ne basta un altro, sul 9-7 di un supertiebreak nel quale è sempre stato avanti, per chiudere i conti dopo 4 ore e 18 minuti di battaglia. Affronterà nel secondo turno Bublik, dovendo badare a recuperare prima le forze.

Arnaldi, una rimonta che fa male: “Troppe chance sprecate”

Se fa male la sconfitta di Sonny, figurarsi quella di Arnaldi. Che contro Cerundolo era avanti due set a zero e addirittura di un break nel terzo, salvo voi vedere progressivamente spegnersi la luce e subire una rimonta che fa male all’anima. Cinque giochi consecutivi vinti dall’argentino (da 2-4 a 7-5 nel terzo) hanno completamente cambiato il volto di una partita che il sanremese pareva avere completamente sotto controllo, ma che sul più bello gli è sfuggita di mano. Sconfitta peraltro che gli costerà tante posizioni nel ranking, dal momento che uscirà sicuramente dai primi 70 al mondo.

“Ci sono tanti rimpianti, perché nel terzo set ho commesso qualche errore di troppo che ha finito per rimettere in pista il mio avversario. Col senno di poi è facile dire cosa avrei dovuto fare per evitare di perdere, ma questo ha raccontato la partita. Il fastidio al piede non mi ha condizionato, semplicemente non ho sfruttato le tante occasioni avute per volgere definitivamente la partita dalla mia parte (8 palle break nei tre set persi). Ora spero di stare meglio e di poter andare in Cina senza più assilli”.

Autore
Virgilio.it

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