Un’onda di commozione al Cap per l’ultimo saluto a Stefano Kovac
- Postato il 6 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Moltissime persone questa mattina hanno partecipato al funerale laico per dire addio a Stefano Kovac, il presidente regionale dell’Arci morto il 28 novembre a soli 56 anni a causa di una malattia.
Nella sala del Cap di via Albertazzi la famiglia, gli amici, i compagni, ma anche la musica dal vivo de “La casa del vento”, band che Kovac aveva sempre amato e stimato. Al funerale anche la sindaca di Genova, Silvia Salis.
Durante la cerimonia struggente il momento in cui i figli di Stefano Kovac, Davide e Irene, hanno fatto leggere ai rispettivi fidanzati un ricordo scritto del padre. Così anche la moglie Silvia Melloni, che in questi giorni è stata impegnata a promuovere la raccolta fondi per due progetti – eredità che il marito avrebbe voluto portare avanti.
Nei giorni scorsi a chi chiedeva come ricordare Stefano Kovac i familiari hanno chiesto di sostenere progetto di Arci Genova per sostenere l’accoglienza di piccoli pazienti oncologici o delle loro famiglie, il secondo è l’attività di una cooperativa agricola di Srebrenica che dal 2003 promuove il lavoro di donne serbe e bosniache attraverso la produzione di confetture di frutti di bosco.
Al funerale anche il presidente nazionale di Arci, Walter Massa, amico storico di Stefano. E la sindaca di Genova Salis: “Salutiamo Stefano Kovac con la gratitudine che si deve a chi ha fatto tanto per la cultura di questa città, per la cultura dell’accoglienza, della pace, a chi ha saputo vedere gli ultimi e ha fatto sentire visti i più fragili. Ho avuto l’onore di incontrarlo e di condividere con lui una parte importante del mio cammino politico – ha aggiunto Salis – ho apprezzato il modo diretto con cui mi diceva che cosa bisognava fare per questa città, quanto stavano aumentando povertà e disagio sociale e quanto fosse necessario vedere questo disagio, non nasconderlo o respingerlo. Il mondo dell’associazionismo saprà portare avanti la sua eredità: le personalità come Stefano non si perdono, ma continuano a esistere nel lavoro che facciamo tutti i giorni. E, anche per questo, lo ricorderemo in consiglio comunale”. La sindaca ha concluso con un ricordo personale: “Ho perso mio papà da poco e vedere i suoi figli, oggi, sorridere tra le lacrime, mi ha ricordato che quando si riesce a sorridere anche piangendo, vuol dire che si ha avuto un grande papà”.
Stefano Kovac, presidente regionale di Arci, oltre ad avere fondato in passato il Consorzio Italiano di Solidarietà era stato uno dei principali animatori del Genoa Social Forum per Genova 2001. Gentile, schivo, coerente, generoso, sono le parole con cui viene ricordata la sua persona e la sua militanza.
Ma anche multiforme, instancabile: oltre all’attività in Arci tout-court aveva portato avanti, sempre all’interno dell’associazione, altri percorsi come quello del circolo Belleville, quello del teatro Altrove nel centro storico di Genova, fino al rifugio Malga Zanoni, sopra Borzonasca, dove era possibile, a volte, incontrare Stefano Kovac impegnato in qualche lavoro manuale o dietro ai fornelli: la cucina era una sua altra grande passione.