Un’altra famiglia intossicata per una calderina malfunzionante, è successo a Castelletto

  • Postato il 10 dicembre 2025
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ambulanza croce bianca

Genova. Hanno chiamato i soccorsi medici perché credevano di essere stati colti da una brutta forma influenzale, nausea, capogiri, il papà non riusciva ad alzarsi da terra. Non era febbre ma l’effetto di un’intossicazione da monossido di carbonio.

A rischiare un’intera famiglia, genitori e due figli di 3 e 11 anni, residenti in un appartamento di via Cabella, nel quartiere di Castelletto a Genova.

I militi della Croce Bianca Genovese sono intervenuti questa mattina intorno alle 6.30 nell’abitazione convinti di trovarsi davanti quattro influenzati. Ma l’esperienza dei soccorritori e l’analisi della sintomatologia hanno fatto concentrare i sospetti sulla possibile intossicazione.

I vigili del fuoco, intervenuti quindi su richiesta dell’equipaggio, hanno confermato l’ipotesi rilevando un’alta concentrazione di CO, per cause da accertare.

Il papà, un uomo di 43 anni è stato quindi ospedalizzato in codice giallo presso il pronto soccorso del San Martino, i suoi due figli di 3 e 11 anni in codice giallo presso l’ospedale Gaslini accompagnati dalla madre, che è stata ospedalizzata in un secondo tempo per permetterle di stare con i bambini.

Solo che l’altra notte un’altra intossicazione dovuta al malfunzionamento di una calderina a Genova.

A Fegino i vigili del fuoco hanno soccorso in due diversi appartamenti di via Ferri due persone trovate intossicate dal monossido di carbonio fuoriuscito da una calderina difettosa.

Il primo intervento è scattato quando un portapizze ha suonato alla porta di una abitazione per una consegna, trovando il residente in stato confusionale. Chiamati i soccorsi, l’uomo è stato portato in codice giallo al San Martino.

Nel frattempo, però, i vigili del fuoco hanno perlustrato la palazzina per capire l’origine della perdita, trovando, nell’appartamento superiore, un ragazzo di circa 21 anni riverso a terra non cosciente. Intubato, è scattato immediato il ricovero in codice rosso al San Martino di Genova, mentre il cane presente nell’abitazione è stato affidato alla clinica veterinaria.

Autore
Genova24

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