“Una nave madre aliena si avvicinerà alla Terra tra un mese esatto. Non è un meteorite perché ha 12 anomalie”: lo afferma il professore di Harvard Avi Loeb
- Postato il 18 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Si parla da mesi dell’oggetto interstellare 3I/ATLAS, noto anche come “astronave” che ha affascinato gli scienziati di tutto il mondo, pronto a raggiungere il punto più vicino alla Terra il mese prossimo, secondo un professore di Harvard. Avi Loeb, professore di Harvard, ha identificato “12 anomalie” sull’astronave 3I/ATLAS che, a suo dire, evidenziano una “teoria aliena”.
Mentre alcuni sostengono che si tratti di una cometa che sfreccia attraverso il Sistema Solare a 210.000 km/h, il professor Avi Loeb ha sempre sostenuto che potrebbe trattarsi di una “nave madre” aliena. Sul suo blog, Loeb ha identificato “12 anomalie” riguardanti “l’astronave” e spiega esattamente perché dovremmo preoccuparci dell’UFO che presumibilmente si sta dirigendo verso di noi.
L’elenco, come sostiene Loeb, spiega i motivi per cui l’UFO forse non è una “cometa familiare”, come la NASA ha precedentemente insistito. Loeb evidenzia la “traiettoria retrograda” di 3I/ATLAS, “allineata entro cinque gradi con il piano dell’eclittica dei pianeti attorno al Sole”, come riporta il Daily Star.
L’oggetto ha mostrato un getto verso il sole durante l’estate, a differenza delle comete più conosciute. Il nucleo dell’oggetto è circa un milione di volte più grande di 1I’Oumuamua, il primo oggetto interstellare registrato ad attraversare lo spazio. Si muove anche molto più velocemente di lui.
Secondo Loeb, “il pennacchio di gas contiene molto più nichel che ferro” e mostra una “polarizzazione negativa estrema”, cosa che non si riscontra in tutte le comete conosciute. Inoltre, si è illuminato più velocemente di qualsiasi cometa conosciuta ed era più blu del Sole.
Loeb ha anche spiegato che 3I/ATLAS “presenta getti diretti verso il Sole e anti-solari che richiedono una superficie irragionevolmente ampia per assorbire abbastanza luce solare necessaria a sublimare abbastanza ghiaccio da alimentare il flusso di massa di questi. L’oggetto mostra anche accelerazione non gravitazionale e non si frammenta come fanno le comete quando viaggiano nello spazio. I suoi getti mantengono l’orientamento per un milione di chilometri in più direzioni, nonostante la rotazione“.
Loeb ha concluso: “La verità è che la scienza ufficiale sbaglia sistematicamente“.
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