Un tuffo nel Santerno alla Cascata di Moraduccio

Il Rio dei Briganti è un piccolo rivolo di campagna che scorre all’ombra dei boschi e tra i prati coltivati esattamente all’altezza del confine regionale tra Emilia Romagna e Toscana, tra la provincia di Bologna e quella di Firenze.

Improvvisamente, però, le cristalline acque del Rio dei Briganti crollano per alcune decine di metri verso il basso, schiantandosi contro dei lastroni rocciosi: è il momento in cui si mescolano al Santerno, il lungo fiume che nasce dal Passo della Futa in Toscana e si snoda per cento chilometri esatti attraverso lo scenario appenninico fino a confluire nel Reno, dividendo l’Emilia dalla Romagna.

In estate il Santerno è meta prediletta degli amanti del wild swimming e dell’acqua dolce: ci sono tante spiagge, nicchie, anse dove passare una bella giornata in riva al fiume, con il beneficio di un tuffo nelle acque temperate del corso d’acqua, che offre numerose piscine naturali per immergersi.

Il luogo più bello di tutti però è quello del burrascoso matrimonio tra il Rio dei Briganti e il Santerno: la Cascata di Moraduccio.

Cascata di Moraduccio, fiume Santerno
Lorenzo Calamai
Al cospetto della cascata

Come arrivare alla Cascata di Moraduccio

Moraduccio è una piccola frazione del comune di Castel del Rio, in provincia di Bologna. Si trova esattamente sul confine regionale, tanto che qualche casa è già in Emilia e qualche altra è ancora in Toscana.

La borgata si raggiunge da Castel del Rio attraverso la Strada provinciale 610 se si proviene dal lato emiliano, mentre per chi sale dal versante toscano si deve raggiungere prima Firenzuola, scendendo dal Passo della Futa, e proseguendo fino al confine regionale lungo la strada che costeggia il corso del Santerno.

Arrivando dal lato toscano si incontra il cartello stradale che annuncia l’inizio del paese di Moraduccio: è questo il riferimento topografico chiave per recarsi alla Cascata di Moraduccio. Da un lato della carreggiata infatti si apre una strada asfaltata in discesa, via Castiglioncello. Si può lasciare l’auto in un paio di spiazzi a bordo strada e da qui proseguire a piedi in discesa per una decina di minuti, oppure percorrere la strada in discesa per qualche altro centinaio di metri fino a raggiungere una zona di parcheggio.

La strada asfaltata, che poi è interrotta perché non più sicura al traffico, arriva fino al letto del fiume Santerno, attraversandolo con un ponte dal quale si gode della prima e più scenografica vista della grande cascata, con l’ampia polla di acqua azzurra ai suoi piedi.

Dopo il ponte basta seguire il sentiero che piega verso destra per raggiungere l’ampia spiaggia di sassi bianchi che si trova di fronte alla Cascata di Moraduccio.

Una giornata alla Cascata di Moraduccio

Cascata di Moraduccio
Lorenzo Calamai
Il luogo ideale per passare una giornata in riva al fiume

La Cascata di Moraduccio è un luogo ad alto tasso di spettacolo: un salto vertiginoso e scenografico, bello da visitare in tutte le stagioni. Durante l’estate, in particolare nelle stagioni più secche, la portata d’acqua della cascata si restringe progressivamente, per cui è una destinazione che è più bella da visitare in tarda primavera o all’inizio dell’estate. C’è anche chi la visita in pieno inverno, non per fare il bagno nelle acque del Santerno ma per ammirare lo spettacolo della cascata a pieno regime.

Sotto il getto della Cascata di Moraduccio si è formata un’ampia polla in corrispondenza di un’ansa del fiume. Le persone amano la possibilità di sfuggire alla canicola facendo un bagno rigenerante nella piscina naturale al cospetto della meravigliosa cascata. E dopo essersi beati della rinfrescante nuotata, ci si può stendere sui tanti lastroni di roccia piatti che corredano il contesto, prendendo il sole fino ad asciugarsi.

Di fronte alla Cascata di Moraduccio si trova una bella spiaggetta di piccoli sassi bianchi che rimane all’ombra della vegetazione per quasi tutta la giornata: il luogo ideale dove rilassarsi e sistemare la propria roba. È ovviamente il luogo più gettonato da tutti i frequentatori, ma per fortuna c’è ampio spazio all’ombra per tante persone, spostandosi leggermente più a monte o più a valle della cascata.

La Cascata di Moraduccio è la destinazione ideale per godersi in pieno relax una calda giornata estiva: è bello arrivare al mattino, quando solo il frinire di qualche cicala e lo scroscio della cascata rompono il silenzio; ancora meglio regalarsi un saporito pic-nic con questo gioiello naturale a far da sfondo, per poi passare il pomeriggio tra un tuffo e un bagno, sedersi a prendere il sole tra le rapide del fiume con l’acqua che massaggia le spalle e attendere con pazienza il crepuscolo, quando le rocce attorno al corso d’acqua si tingono di ocra e di rosa.

Nei dintorni

fiume santerno
Lorenzo Calamai
Lungo il corso del Santerno sono tantissimi i luoghi dove fermarsi

Se, invece di imboccare il sentiero che porta in spiaggia, dopo aver attraversato il ponte sul Santerno si prosegue dritti lungo la strada, in poche decine di minuti di cammino si raggiungerà il borgo fantasma di Castiglioncello, un villaggio di campagna abbandonato progressivamente tra il primo e il secondo dopoguerra. Del paese rimangono un mucchio di case in rovina, divorate dalla vegetazione, e il profilo di quella che era la chiesa locale. Un luogo evocativo, che assume atmosfere misteriche come spesso succede quando l’opera dell’uomo viene abbandonata a sé stessa e la natura torna a impossessarsi della terra.

Nelle vicinanze della Cascata di Moraduccio non mancano altri luoghi da visitare. Gli amanti del wild swimming possono davvero sbizzarrirsi: lungo il corso del Santerno tra Castel del Rio e Firenzuola ci sono un’infinità di piscine naturali e spiagge d’acqua dolce da scoprire, per svelare ancora meglio il carattere aspro di questo ambiente, con le sue grandi pareti rocciose erose dal tempo e dagli agenti atmosferici che si ergono attorno al corso d’acqua come sentinelle silenziose.

Sul lato emiliano Castel del Rio è un bel borgo medievale con alcune meraviglie architettoniche tutte da scoprire e una bella vivacità durante i mesi estivi. Sul versante toscano Firenzuola è una cittadina nota per l’estrazione e la lavorazione della pietra serena. Dal punto di vista turistico offre un piacevole e caratteristico centro storico ed è soprattutto quartier generale ideale per una rete sentieristica che porta alla scoperta dei crinali delle montagne che si ergono tutt’attorno al paese.

Autore
SiViaggia.it

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