Un raffreddore al mese toglie la covid di torno

  • Postato il 2 settembre 2025
  • Di Focus.it
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Aver affrontato un raffreddore nell'ultimo mese potrebbe offrire una protezione a breve termine contro la covid: l'effetto sembra favorire soprattutto i bambini, che sono anche quelli che contraggono più spesso il raffreddore, e questo potrebbe spiegare in parte perché questa popolazione sia sempre sembrata più protetta dai sintomi più gravi dell'infezione da SARS-CoV-2.. Barriere alzate. I rhinovirus, i virus più comunemente responsabili dei raffreddori, scatenano una decisa risposta immunitaria con la produzione di interferoni (proteine che esercitano un'azione antivirale) nelle vie respiratorie: un'attività che "prepara" l'organismo a combattere eventuali altri patogeni. Per questo, da tempo si discute, con esiti alterni, di un loro possibile ruolo protettivo contro la covid.. Il nuovo lavoro, pubblicato sul Journal of Infectious Diseases, ha analizzato i dati dello studio Human Epidemiology and Response to SARS-CoV-2 (HEROS), che ha seguito oltre 4.100 persone di quasi 1400 famiglie statunitensi da maggio 2020 a febbraio 2021. I partecipanti di ogni età avevano accettato di sottoporsi regolarmente a tamponi nasali: i ricercatori hanno analizzato i dati su oltre 10.400 tamponi ripetuti di 1.156 adulti e bambini; quindi, hanno eseguito il sequenziamento dell'RNA di 147 tamponi raccolti prima dell'infezione da covid e di altri 391 raccolti prima e dopo un raffreddore da rhinovirus.. Meno infezioni e sintomi più lievi. Chi aveva avuto un raffreddore nei 30 giorni precedenti è risultato avere un rischio ridotto del 48% di ammalarsi di covid. E in chi stava affrontando la covid, l'aver avuto un raffreddore nel mese prima è risultato protettivo, perché legato a una carica virale (la concentrazione di virus presente nell'organismo) mediamente 10 volte inferiore.. L'analisi dell'RNA isolato nei tamponi nasali ha mostrato che una minore carica virale da SARS-CoV-2 era legata all'attività di 24 geni legati alla produzione di difese antivirali, 22 dei quali legati a una recente infezione da rhinovirus. I bambini esprimevano rispetto agli adulti livelli più alti di questa attivazione antivirale, ed erano anche 2,2 volte più a rischio degli adulti di un'infezione da rhinovirus.. Un virus scaccia l'altro. Infezioni frequenti da rhinovirus potrebbero quindi potenziare questo profilo genetico che rafforza le difese immunitarie contro la covid. «Questo non significa che le persone debbano cercare intenzionalmente di prendere un raffreddore» spiega Camille Moore, principale autrice dello studio. «Però comprendere come un virus possa influenzare la risposta dell'organismo a un altro potrebbe aiutarci a sviluppare nuove strategie di prevenzione, soprattutto per le popolazioni vulnerabili»..
Autore
Focus.it

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