Un milione di dollari per chi svela questo mistero
Postato il 10 febbraio 2025
Di Focus.it
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Andrà un milione di dollari a chi riuscirà a risolvere l'enigma della scrittura della Valle dell'Indo, che da oltre 5.000 anni resiste a ogni tentativo di essere decifrata: uno dei più grandi misteri della storia. Intere biblioteche, piena di libri antichi scritti in una lingua sconosciuta che rappresentano un pozzo inestimabile di conoscenza su queste antiche civiltà.. Faro di civiltà. La popolazione della Valle dell'Indo, una civiltà fiorita nella valle dell'omonimo fiume, muoveva i suoi primi passi tra il 3300 e il 1300 a.C., più estesa di tutte le civiltà contemporanee dal punto di vista geografico, resta ancora oggi meno nota. Tecnologicamente evoluta (con le sue città ben progettate e i complessi sistemi di irrigazione) rivaleggiava con la civiltà mesopotamica e quella egizia per le fiorenti reti commerciali e la raffinatezza artistica. Raggiunse il proprio apogeo tra il III e il II millennio a.C., per poi sparire dalla scena. Una fine rapida e avvolta tuttora nel mistero.. Chi trova un sigillo, trova un tesoro. Il primo manufatto con la scrittura della Valle dell'Indo fu scoperto da Sir Alexander Cunningham, fondatore dell'Archaeological Survey of India. Nel 1875, durante una delle sue esplorazioni, Cunningham si imbatté in un piccolo sigillo di pietra. Questo oggetto, apparentemente insignificante, si rivelò essere di fondamentale importanza. Il sigillo recava l'immagine di un toro e una serie di segni in un linguaggio sconosciuto. La scoperta segnò l'inizio dello studio della scrittura della Valle dell'Indo.
Il sigillo era realizzato in pietra dura, probabilmente steatite, un materiale comunemente utilizzato per i sigilli nell'antichità. Si ritiene che i sigilli venissero utilizzati per imprimere un'impronta sull'argilla, per sigillare contenitori o per autenticare documenti. La scoperta del sigillo da parte di Cunningham segnò un punto di svolta nella comprensione della storia dell'India. Per la prima volta, gli studiosi si trovarono di fronte alla prova dell'esistenza di una civiltà avanzata e complessa che aveva sviluppato un proprio sistema di scrittura. Questo ritrovamento ha portato alla scoperta di migliaia di altri oggetti simili, fornendo un'immensa quantità di informazioni sulla civiltà della Valle dell'Indo.. Un rompicapo linguistico. Tra i tanti sigilli rinvenuti dagli archeologi, oltre alle rappresentazioni sacre spiccano quelle di piante e animali nonché alcune misteriose scritte tuttora indecifrate. Gli studiosi hanno isolato circa 400 segni (incluse le varianti di uno stesso carattere) notando che la quasi totalità delle iscrizioni, presenti anche su molti vasi di ceramica, non supera i 5 caratteri.
Si potrebbe perciò trattare di una specie di ideogrammi oppure di un qualche sistema d'identificazione di persone e merci: una sorta di "etichettatura" in cui a ogni soggetto erano assegnati determinati simboli. Tuttavia, è possibile che siano esistiti anche testi più articolati, andati perduti. Se anche le iscrizioni rimandassero a un vero linguaggio, questo deriverebbe probabilmente da un gruppo linguistico estinto, ed è quindi difficile trovare un idioma "parente" da usare come elemento di paragone per avviare un processo di decifrazione.. Una nuova speranza. Affinché questo mistero non rimanga tale, Muthuvel Karunanidhi Stalin, Primo Ministro del Tamil Nadu in India, ha istituito un premio di un milione di dollari per incentivare la ricerca. L'avvento di nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, offre nuove possibilità per affrontare questo antico enigma.
La decifrazione della scrittura della Valle dell'Indo è una sfida che richiede un approccio interdisciplinare. Linguisti, storici, archeologi e informatici dovranno lavorare insieme per svelare questo mistero. La scrittura della Valle dell'Indo rappresenta uno dei più grandi enigmi della storia e la decifrazione vale molto di più che riuscire a vincere un milione di dollari..