“Un fan mi ha chiesto di fare una videochiamata a sua zia perché ero il suo idolo, ma in realtà era Corrado Augias e ho dovuto imitarlo. Alcuni mi chiedono di parlare con Maria De Filippi…”: Gene Gnocchi si racconta

  • Postato il 20 maggio 2025
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Al Corriere della Sera Gene Gnocchi si racconta in una lunga intervista, che parte dalla decisione di fare il comico rinunciando a una carriera da avvocato: “Ho difeso un mio amico che era stato querelato perché aveva urlato contro al capotreno che si era rifiutato di abbassare il volume degli altoparlanti della stazione, vicina a casa sua. Lui faceva il turno di notte, voleva dormire di giorno e si era infuriato. Ma era oltraggio a pubblico ufficiale. È stata la mia ultima causa”, racconta il 66enne al Parenti fino al 25 maggio con lo spettacolo Una crepa nel crepuscolo.

Non manca il rimpianto per non aver giocato a calcio professionalmente: “Sono arrivato alla Serie D ma a un certo punto capisci che non potrai fare più il calciatore a livello alto e se vivi quello sport visceralmente, come faccio io, soffri. Non aver giocato in Serie A è stato il mio cruccio ma l’ho sfiorata, nel 2006, quando grazie a Simona Ventura e “Quelli che il calcio” sono stato tesserato con il Parma. Non ho mai debuttato ma ero finito anche nel Fantacalcio e due ragazzi di Sassari, di cui poi sono rimasto amico, mi avevano preso”.

Per due che lo avevano messo nel fantacalcio, ha moltissimi fan che apprezzano la sua carriera da comico. Ma cosa chiedono? “Ci sono quelli che mi chiedono di intercedere presso Maria De Filippi perché i loro figli cantano, oppure mi viene in mente uno che mi ha chiesto di fare una videochiamata con sua zia perché ero il suo idolo, solo che il suo idolo era Corrado Augias e così mi ha chiesto di imitarlo, giuro”.

L’intervista, una lunga chiacchierata, non manca dell’ironia surreale tipica di Gnocchi che nel suo spettacolo nomina Alberto Angela perché, dice, “dico quello che tutti pensiamo, cioè che lui va a seguire gli scavi a Pompei e poi rivende le terracotte agli autogrill. Inoltre a Faenza c’è una piccola comunità di sumeri che ce l’ha a morte con lui perché ha sempre raccontato che vivono di pastorizia e non è vero”. E ancora, su Trump vestito da Papa: “Qui il surreale fa il doppio giro. Vedendo un capo di Stato che fa una cosa del genere non resta che sperare nell’asteroide”. Ricordi, tanti, compreso il periodo con la Gialappa’s: “Se mi chiedessero di tornare ora lo farei molto volentieri”.

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