Ucraina, Cacciari: “Vance ha ragione, l’Europa politica è finita. Ridicolo svegliarsi ora con un leader azzoppatissimo come Macron”
- Postato il 17 febbraio 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
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“La soluzione per la tragedia ucraina dipenderà al 99% dei rapporti tra Stati Uniti e Russia, questo è assolutamente pacifico. D’altra parte, è abbastanza ridicola, se non tragica, questa tardiva sveglia europea, che parte da un leader azzoppatissimo come Macron. Si sa benissimo qual è la situazione politica francese, qual è l’autorevolezza di cui può godere il presidente Macron in questo momento”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di 5 Notizie, su Radio Cusano Campus, dal filosofo Massimo Cacciari sul vertice di crisi organizzato a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron, che oggi pomeriggio aduna i più importanti leader europei al fine di discutere del destino dell’Ucraina.
“L’Europa non ha fatto nulla per prevenire la guerra – spiega Cacciari – e la cosa era del tutto possibile, perché la guerra civile in Ucraina è nata almeno 10 anni fa. La Ue non ha avanzato alcuna proposta per la sua soluzione. E ora che vorrebbe? Che voci in capitolo potrebbe realisticamente pretendere? Sono cose che, ripeto, se non fossero tragiche, sarebbero ridicole”.
Circa le dichiarazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo cui anche per l’Europa ci sarò un posto al tavolo delle trattative, Cacciari concorda ma al contempo gli entusiasmi del leader di Forza Italia: “Per tanti motivi ci sarà anche qualche europeo al tavolo, soprattutto perché si cercherà di creare il presupposto per l’Ucraina di entrare nell’Unione Europea, come peraltro è successo per altri paesi dell’Est europeo. Ma è chiaro che la figura penosa che ha fatto l’Europa in questa tragedia non verrà mai cancellata e rimarrà assolutamente incancellabile. E mi tocca dire con la morte in cuore che quando il vice di Trup, JD Vance, dice, seppure in termini più educati, le stesse cose di Putin, e cioè che l’Europa politica è finita, ha perfettamente ragione“.
Il filosofo rincara le sue critiche all’Europa: “Siamo tagliati politicamente fuori da tutto. È chiaro che le questioni internazionali di un certo calibro, come quella ucraina o quella mediorientale, oramai sono del tutto fuori dalla portata europea. Sento dire che l’Europa rischia di essere disarticolata, ma più di così è impossibile. Ma vogliamo scherzare? Credo proprio che ormai la chiacchiera compagandistica abbia sommerso ogni minimo ragionamento fattuale. Non c’è più neanche una coesione economica tra gli Stati europei, né dal punto di vista delle politiche sociali, fiscali, finanziarie, energetiche“.
E aggiunge: “Ma di cosa stiamo parlando? L’Europa è un’unità di mercato, un’unità monetaria senza nessuna forma di governo centrale e quindi è fallito il disegno dei leader europeisti come Ciampi e Prodi, che negli anni ’80 e ’90 pensavano di accelerare sul piano dell’unità monetaria per costringere poi a seguire forme sempre più alte e mature di unità economica, fiscale, finanziaria, di politica estera. Questa prospettiva generosa, quella di saltare col cuore oltre l’ostacolo, è fallita. Il resto sono chiacchiere”.
Cacciari conclude: “Il rischio che l’Unione Europea finisca? Esiste. Oramai i paesi dell’Est hanno una linea culturale e politica, oltre che economica, troppo dissimile da quelli che erano gli ideali fondanti dell’Unione. Non stanno crescendo soltanto le divergenze di interessi, aumentano anche quelle di vedute socio-culturali”.
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