Trump proroga la sospensione dei dazi del “Liberation Day”. E introduce nuove tariffe su 14 Paesi

  • Postato il 8 luglio 2025
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  • Di Forbes Italia
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La Casa Bianca ha annunciato che il presidente Donald Trump firmerà un ordine per prorogare di un mese la sospensione di 90 giorni dei dazi, mentre ha iniziato ad annunciare una serie di nuove tariffe su beni stranieri. Il presidente ha inviato lettere a Paesi tra cui Giappone, Corea del Sud e Malesia, imponendo tariffe del 25% o superiori.

Fatti principali

  • Trump ha pubblicato due lettere quasi identiche sul suo social Truth Social nella prima mattinata di lunedì, indirizzate al primo ministro giapponese Ishiba Shigeru e al presidente sudcoreano Lee Jae-myung, informandoli che l’amministrazione Trump inizierà ad applicare una tariffa del 25% sulle importazioni dai loro Paesi a partire dal 1° agosto.
  • Nel corso della giornata, il presidente ha continuato a pubblicare lettere simili indirizzate ad altri capi di governo di Europa, Asia e Africa, imponendo le tariffe più elevate — pari al 40% — a Myanmar e Laos.
  • Il 1° agosto sarà la nuova data di scadenza per la sospensione dei dazi del “Liberation Day”, con la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt che lunedì ha dichiarato che Trump firmerà un ordine esecutivo per posticipare ufficialmente il termine.
  • Leavitt ha aggiunto che le lettere continueranno a essere inviate ai governi stranieri fino al 1° agosto.
  • Le lettere precisano che le nuove tariffe si aggiungeranno a eventuali dazi settoriali già applicati dagli Stati Uniti — come quelli sull’acciaio — e che potrebbero variare in futuro. L’amministrazione Trump ha infatti avvertito che aumenterà ulteriormente le tariffe in caso di ritorsioni commerciali da parte degli altri Paesi, ma potrebbe “forse considerare un adeguamento della presente lettera” se tali Paesi rimuoveranno dazi e barriere commerciali sui prodotti statunitensi.
  • La tariffa del 25% applicata alla Corea del Sud è identica a quella annunciata inizialmente da Trump il 2 aprile durante la proclamazione del “Liberation Day” — successivamente ridotta temporaneamente al 10%. Quella sul Giappone è, invece, più alta di un punto percentuale rispetto al 24% originariamente imposto.
  • Queste lettere rappresentano casi in cui Trump impone nuove tariffe senza raggiungere accordi commerciali formali, limitandosi a informare i governi destinatari che i rapporti commerciali con gli Stati Uniti sono stati “tutt’altro che reciproci”.

Come hanno reagito i mercati?

Lunedì i mercati azionari statunitensi hanno registrato lievi cali dopo che Trump ha pubblicato le lettere destinate a Giappone e Corea del Sud. Le perdite che si sono accentuate immediatamente dopo l’annuncio. Il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq Composite erano tutti in calo di circa l’1% nel primo pomeriggio, mentre i titoli dei produttori automobilistici giapponesi Toyota e Honda sono scesi del 4%.

Citazione cruciale

“Questi dazi potranno essere modificati, al rialzo o al ribasso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese”, ha scritto Trump nelle lettere di lunedì.

Quali Paesi hanno ricevuto lettere sui dazi?

Oltre a Corea del Sud e Giappone, lunedì Trump ha condiviso lettere inviate ai governi di:

Myanmar (dazi al 40%); Laos (40%); Cambogia (36%); Thailandia (36%); Bangladesh (35%); Serbia (35%); Indonesia (32%); Sudafrica (30%); Bosnia ed Erzegovina (30%); Kazakistan (25%); Malesia (25%); Tunisia (25%)

Cosa aspettarsi

La decisione di Trump di prorogare la sospensione dei dazi arriva poco prima della scadenza fissata per le 00:01 di mercoledì mattina. Resta da vedere se la scadenza sarà ulteriormente rinviata e quali saranno le tariffe definitive quando entreranno effettivamente in vigore, dato che le aliquote restano ancora variabili anche per i Paesi che hanno già ricevuto le lettere.

Quali altri Paesi potrebbero ricevere lettere o chiudere accordi?

L’amministrazione Trump non ha fornito dettagli su quali Paesi intenda prioritariamente contattare o concludere accordi commerciali prima della scadenza di mercoledì. L’Unione Europea ha espresso fiducia negli ultimi giorni sulla possibilità di raggiungere un accordo commerciale con gli Stati Uniti entro il termine, con il portavoce commerciale dell’UE Olof Gill che ha dichiarato lunedì: “Siamo pienamente attrezzati per ottenere un’intesa di principio entro mercoledì e stiamo lavorando a pieno ritmo in tal senso.”

La Thailandia, secondo quanto riportato da Bloomberg domenica, ha già offerto concessioni agli Stati Uniti per evitare la tariffa del 36%, e le trattative sarebbero ancora in corso anche con India, Indonesia e Svizzera.

Contesto generale

I dazi del “Liberation Day” voluti da Trump sono stati fin da subito oggetto di controversia, sin da quando il presidente li ha annunciati ad aprile, preoccupando gli economisti per il rischio di aumenti dei prezzi al consumo e per le ricadute sull’economia. Il presidente ha introdotto dazi generalizzati su quasi tutti i Paesi, con aliquote comprese tra il 10% e il 50%, ma ha poi sospeso i più pesanti una settimana dopo, a seguito del crollo dei mercati e delle preoccupazioni per una possibile recessione.

L’amministrazione aveva promesso di utilizzare la sospensione di 90 giorni per concludere rapidamente accordi commerciali — puntando a “90 accordi in 90 giorni”. Ma fino a lunedì mattina gli Stati Uniti avevano finalizzato intese solo con Regno Unito, Vietnam e Cina. Le lettere inviate a Corea del Sud e Giappone arrivano dopo settimane in cui Trump ha lasciato intendere che la sua amministrazione avrebbe semplicemente iniziato a spedire lettere con nuove tariffe qualora non si fossero conclusi accordi formali.

Inizialmente Trump aveva indicato venerdì scorso come data di inizio per l’invio delle lettere, ma, non essendo avvenuto nulla in quel giorno, domenica sera ha annunciato che sarebbero partite lunedì pomeriggio.

L’articolo Trump proroga la sospensione dei dazi del “Liberation Day”. E introduce nuove tariffe su 14 Paesi è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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