Trump, lo show prima dell’insediamento: “Fermerò le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. L’invasione al confine finirà”

  • Postato il 20 gennaio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dice che i prossimi quattro anni saranno “i quattro migliori della storia”, in cui “fermeremo l’invasione al confine” e “fermerò le guerre in Ucraina e in Medio Oriente” per “evitare la terza guerra mondiale. Non sapete quanto ci siamo vicini”. Parla dal palco della Capital One Arena evidentemente soddisfatto e raggiante Donald Trump, accolto da un’ovazione, a poche ore dal suo insediamento a Washington. Nel suo ultimo show da presidente-eletto davanti ai suoi sostenitori, assicura che già da lunedì, dopo il giuramento, “agirò velocemente” per affrontare tutte le crisi con cui sono alle prese gli Stati Uniti, mettendo “fine al declino americano”, per ripristinare l’american dream. “Con il vostro voto 75 giorni fa avete salvato il Paese. Ereditiamo un disastro a livello nazionale e all’estero”, ha detto ai suoi fan, che hanno anche ballato sulle note di YMCA dei Village People, uno degli inni della sua campagna. Ma “io mi batterò per voi ogni singolo giorno. Giurerò per voi come 47mo presidente degli Stati Uniti“, ha aggiunto, impegnandosi a mettere “fine alla guerra in Ucraina, a risolvere il caos in Medio Oriente ed evitare la terza guerra mondiale. Non sapete quanto di siamo vicini”. E ancora: “Ci riprenderemo la nostra ricchezza. Riporteremo legge e ordine nelle nostre città, riporteremo il patriottismo nelle nostre scuole e sbatteremo fuori la follia transgender. Niente più uomini nello sport femminile, è finita”.

Cavalcando tutte le promesse elettorali dell’ultimo anno e mezzo, Trump si è soffermato sul tema che gli è più caro: l’immigrazione. “L’invasione al confine finirà. Il crimine è in calo in tutto il mondo. Volete sapere perché? Perché gli altri paesi hanno svuotato le loro carceri qui da noi”, ha spiegato. Secondo indiscrezioni, fra i primi decreti esecutivi che il presidente-eletto firmerà c’è l’emergenza al confine con il Messico, con la quale saranno sbloccati nuovi fondi da usare per i migranti. Il provvedimento includerà anche il dispiegamento di truppe per aiutare a costruire nuove strutture al confine e il rilancio della politica Remain in Mexico, che richiede ai migranti che cercano asilo negli Stati Uniti di risiedere in città nel nord in Messico mentre il loro caso viene esaminato. Trump intende inoltre dichiarare i cartelli della droga organizzazioni terroristiche. Nel suo programma, anche l’imposizione di tariffe al Paese centramericano se non porrà un freno all’immigrazione e al traffico di droga. Ma alle sue dichiarazioni reagisce la presidente messicana Claudia Sheinbaum: “Il Messico non è una colonia di nessuno, non è un protettorato di nessuno, il Messico è un Paese libero, indipendente e sovrano. Che si senta chiaramente, che si senta lontano”. La leader ha insistito poi su un argomento molto ricorrente in questi giorni: senza il lavoro svolto dai migranti, molti dei quali messicani, gli Stati Uniti rimarrebbero praticamente fermi. “Cosa sarebbe New York senza i mixtechi e le mixteche, è per questo che la chiamiamo ‘Puebla York’? Lì lavorano nei servizi, nell’edilizia e sostengono anche l’economia locale. Sette lavoratori agricoli su dieci negli Usa sono messicani. Gli americani avrebbero cibo in tavola se non ci fossero i messicani e le messicane?”, ha aggiunto Sheimbaum.

Durante lo show dal Capital One Arena, Trump ha poi chiamato sul palco il fedelissimo ‘first buddy’ Elon Musk. Il miliardario è salito esultando seguito da suo figlio X. “La vittoria è solo l’inizio. Renderemo l’America più forte per i prossimi secoli”, ha detto evidentemente emozionato. Il presidente eletto ha fatto poi riferimento ad uno stato “trasparente e responsabile”. In quest’ottica, “renderemo pubblici documenti relativi agli omicidi di John Fitzerald Kennedy, di suo fratello Robert Kennedy e di Martin Luther King“. Nella giornata del 20 gennaio “vedrete qualcosa di speciale. Vedrete ordini esecutivi che vi renderanno felici. Ne vedrete molti”, ha ribadito Trump preannunciando i primi provvedimenti. “Mi hanno detto che non dovrei firmarli tutti subito, dovrei aspettare settimane: no, lo farò subito…”. “Venerdì sarò a Los Angeles – ha aggiunto -. Dopo i terribili incendi, la ricostruiremo più bella che mai. Le Olimpiadi di Los Angeles 2028 saranno una delle più grandi celebrazioni patriottiche”. Trump ha quindi snocciolato gli obiettivi già illustrati durante la campagna elettorale, riproponendo proclami già sentiti, compreso “taglierò le tasse, abbatteremo l’inflazione“. “Ne abbiamo passate tante in questi 4 anni, lotterò per voi ogni giorno”, ha detto infiammando la platea e ricordando lo schiacciante successo alle elezioni di novembre 2024 e alludendo a imprecisati tentativi di sovvertire il voto: “Ci hanno provato, ma era” un’elezione “troppo grande per essere truccata“. C’è spazio per parlare ancora di TikTok. Trump si schiera a favore dell’app ‘made in China’. TikTok is back”, “TikTok è tornato”, dice facendo riferimento al parziale ripristino dell’app. Il presidente eletto ribadisce che “bisogna salvare TikTok”, preannunciando un’azione immediata. “Mi piace TikTok“, ha dichiarato ricordando che attraverso l’app, durante la campagna elettorale, ha conquistato il voto giovane. “E dobbiamo salvare posti di lavoro”, ha concluso prospettando l’ipotesi di una joint-venture che coinvolga anche un soggetto statunitense nella proprietà dell’app.

Sul palco sono saliti anche i figli di Trump Eric e Donald Jr. “Ci riprendiamo il paese una volta per tutte”, ha osservato Donald Jr. prima di passare la parola a sua figlia Kai. “Questo è il movimento più grande che sia mai stato creato”, gli ha fatto eco Eric Trump, mentre sua moglie Lara ha descritto il presidente-eletto come il salvatore “non solo degli Stati Uniti, ma del mondo”. All’interno dell’arena l’atmosfera è trionfante. Nonostante il gelo e la neve e nonostante l’impossibilità di assistere in persona al giuramento di Trump, i suoi sostenitori sono raggianti e pronti a celebrare l’avvio di un nuovo capitolo senza Joe Biden e sotto la guida del loro eroe. A loro Trump si è rivolto più volte nel corso della sua ora di comizio. “Grazie”, ha detto loro ripetutamente. “Senza di voi non sarebbe stato possibile”, ha aggiunto intravedendo ormai a portata di mano il coronamento del suo sogno di tornare alla Casa Bianca.

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