Truffe online: indagati 23 campani e 2000 Sim sequestrate
- Postato il 13 luglio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Truffe online: indagati 23 campani e 2000 Sim sequestrate
La Polizia di Stato ha smantellato una rete di truffe online in Campania, 23 indagati e oltre 2.000 Sim sequestrate.
Una complessa operazione della Polizia di Stato di Napoli ha smantellato una rete criminale dedita a truffe online, frodi informatiche e accessi abusivi a sistemi informatici. Sono in totale 23 le persone coinvolti, tutti residenti in Campania. L’intervento, coordinato dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, ha visto l’impiego di settanta operatori specializzati dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica di tutta Italia. Le perquisizioni personali e domiciliari condotte dagli agenti hanno permesso di sequestrare oltre 2.000 schede SIM, utilizzate sistematicamente per la commissione di falsi trading online. Questi dispositivi rappresentano una prova significativa delle attività fraudolente. Nel corso delle operazioni, inoltre, sono state rinvenute e sequestrate anche sostanze stupefacenti, evidenziando possibili collegamenti e ulteriori ramificazioni dell’attività illecita.
TRUFFE ONLINE IL MODUS OPERANDI DEGLI INDAGATI: COME I TRUFFATORI CARPIVANO DATI SENSIBILI
L’obiettivo principale dei truffatori era quello di carpire i dati personali e bancari degli utenti, incluse le credenziali di accesso ai conti correnti. Il modus operandi era quasi sempre il medesimo e si basava su tecniche di phishing e smishing sempre più sofisticate. Le potenziali vittime ricevevano e-mail, Sms o chiamate telefoniche che simulavano comunicazioni da parte di enti affidabili. Si tratta di pubbliche amministrazioni, aziende di servizi pubblici, istituti finanziari, imprese commerciali o persino prossimi congiunti. Con un pretesto credibile, come l’emissione di una fattura, un rimborso inatteso o una falsa notifica di pagamento sul conto corrente, gli utenti venivano indotti ad aprire un link o un allegato malevolo.
Una volta cliccato, l’utente veniva reindirizzato a un sito-clone o a una pagina web quasi identica a quelle autentiche di banche, piattaforme di pagamento o grandi aziende. Questa azione, apparentemente innocua, installava inconsapevolmente un virus informatico sul dispositivo della vittima, consentendo ai criminali di sottrarre informazioni sensibili, dati personali e codici bancari. Le frodi informatiche, oltre a causare significative perdite finanziarie, mettono anche a rischio la sicurezza e la privacy degli individui colpiti.
Il Quotidiano del Sud.
Truffe online: indagati 23 campani e 2000 Sim sequestrate