‘Ndrangheta, ex pentito della cosca Vrenna di Crotone al vertice di un traffico di droga

  • Postato il 11 luglio 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
‘Ndrangheta, ex pentito della cosca Vrenna di Crotone al vertice di un traffico di droga

Share

Nelle Marche arrestato Vincenzo Marino, ex pentito della cosca Vrenna di Crotone ritenuto il capo di una banda dedita al traffico di droga


CROTONE – Il capo era l’ex collaboratore di giustizia Vincenzo Marino, in passato esponente della cosca Vrenna Bonaventura. Nelle intercettazioni lo chiamavano “lo zio”, da qui il nome in codice per l’operazione “Grandsons 2”. Marino è ritenuto il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti scoperta nel corso di un’indagine della Squadra Mobile di Ascoli Piceno, in collaborazione con lo Scico di Ancona, diretta dalla Procura distrettuale antimafia di Ancona. Un’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nei confronti di 14 persone, di cui 12 in carcere e due agli arresti domiciliari.

I TRAFFICI

Della banda facevano parte calabresi e albanesi. Tra loro alcuni minori, che venivano utilizzati per consegnare la droga. Ma anche alcune donne partecipavano in modo attivo al taglio, al confezionamento e alla distribuzione delle sostanze stupefacenti.
    Il gruppo, secondo l’accusa, spacciava cocaina, hascisc ed eroina tra le provincie di Ascoli Piceno e Teramo, usava metodi intimidatori, disponeva di armi da fuoco e gestiva le operazioni da una casa abusiva a San Benedetto del Tronto, decorata con leoni e mosaici per dimostrare il proprio potere. Tre chili di droga venduti ogni mese, per un giro di affari di decine di migliaia di euro.


LE ACCUSE

I reati contestati sono traffico illecito di sostanze stupefacenti, con uso e disponibilità di armi da fuoco e da guerra. Marinoera già in carcere essendo stato condannato per traffico di stupefacenti, ricettazione ed evasione e da anni viveva a Porto d’Ascoli. Secondo gli investigatori, la base operativa era proprio nella sua abitazione, dove le attività criminali venivano programmate, ripartite e in parte realizzate, con il confezionamento della droga da immettere sul mercato illecito.

L’ARSENALE

In giardino era nascosto un arsenale: pistole, fucili, una bomba a mano. Le ritorsioni erano non solo nei riguardi dei concorrenti nel mercato della droga, soprattutto cocaina, ma anche verso i sodali che osavano sfidarlo. In un caso, Marino avrebbe addirittura brandito un machete minacciando uno straniero costretto così ad aderire alle sue disposizioni. Insomma, un vero e proprio clan, che adottava il modus operandi collaudato delle ’ndrine. Alcuni indagati continuavano a commettere reati anche dal carcere, cedendo droga e comunicando all’esterno con cellulari e pizzini.

Share

Il Quotidiano del Sud.
‘Ndrangheta, ex pentito della cosca Vrenna di Crotone al vertice di un traffico di droga

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti