Truffa del finto carabiniere, vittima una donna del Vibonese
- Postato il 6 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Truffa del finto carabiniere, vittima una donna del Vibonese
ACQUARO – È caduta nella trappola della classica truffa del finto carabiniere una donna anziana residente ad Acquaro. Il raggiro si è consumato nella mattinata di ieri 4 luglio, intorno alle 11, in pieno centro abitato nelle vicinanze dell’ufficio postale e della postazione di guardia medica, quando la vittima ha ricevuto una telefonata da un uomo che, spacciandosi per un carabiniere, le ha raccontato una storia angosciante: la figlia avrebbe provocato un grave incidente stradale e rischiava seri problemi con la giustizia.
Per evitare conseguenze giudiziarie, il finto carabiniere ha proposto una “soluzione bonaria”, tipica della truffa: la donna avrebbe dovuto consegnare una somma di denaro e oggetti in oro. La telefonata, durata circa 40 minuti, ha profondamente scosso la signora – che vive sola – portandola nel panico. Convinta della necessità di aiutare la figlia, ha raccolto tremila euro in contanti e diversi monili d’oro, consegnandoli a un uomo ben vestito che, poco dopo la chiamata, si è presentato alla sua porta. L’individuo, con camicia e giacca, è arrivato a bordo di un’auto notata anche da alcuni vicini di casa. Dopo aver ricevuto il denaro, si è rapidamente dileguato.
Solo più tardi, una volta tornata la calma, la donna si è resa conto di essere stata truffata. Ha così contattato i familiari, i quali hanno subito allertato i carabinieri della Stazione di Arena, comandata dal maresciallo Giuseppe Manganaro. I militari sono intervenuti prontamente e hanno avviato le indagini. La signora si è successivamente recata in caserma per sporgere denuncia contro ignoti, sperando che le forze dell’ordine riescano a identificare i responsabili. Un aiuto potrebbe arrivare dal sistema di videosorveglianza del paese: diverse telecamere presenti nella zona sono già state acquisite dai carabinieri, che stanno analizzando le immagini per cercare di risalire all’identità del malvivente e del mezzo utilizzato per la fuga.
Ancora una volta, le forze dell’ordine invitano i cittadini – soprattutto le persone anziane – a prestare la massima attenzione. In caso di telefonate sospette, è fondamentale non agire d’impulso, non aprire la porta a sconosciuti e contattare immediatamente il 112.
Il Quotidiano del Sud.
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