Tropea, la protesta di un commerciante sulla Ztl: «Costretti a trasportare a mano la merce»

  • Postato il 12 agosto 2025
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Tropea, la protesta di un commerciante sulla Ztl: «Costretti a trasportare a mano la merce»

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Il commerciante Domenico Francesco Calzone protesta chiedendo una migliore disciplina della Ztl per consentire alla categoria di accedere, nelle ore della mattina, nelle rispettive attività nel centro storico di Tropea senza portare la merce a piedi


TROPEA – La regolamentazione della Zona a Traffico Limitato (Ztl) nel centro storico di Tropea finisce nel mirino di un commerciante che, nella sua protesta, si fa portavoce di numerosi suoi colleghi. Con una lettera indirizzata alla terna commissariale, Domenico Francesco Calzone, titolare dell’attività “La Dispensa di Bo.Ca”, chiede una modifica degli orari destinati al carico e scarico merci, denunciando le difficoltà logistiche che affronta quotidianamente. Calzone, pur disponendo di un’autorizzazione per la fascia mattutina compresa tra le 5 e le 10, sostiene che «questo orario non è più sufficiente per le esigenze della mia attività, che si protrae fino a tarda notte».

“NON SIAMO ANIMALI DA SOMA”

Il commerciante sottolinea come sia «impossibile provvedere alle forniture fresche entro le 10 del mattino, sia per i miei ritmi lavorativi che per quelli dei fornitori, molti dei quali arrivano da altre province» e non nasconde la fatica: «Il sottoscritto e i dipendenti, dopo le ore 10, sono costretti a trasportare a mani quantitativi di derrate pesanti ed ingombranti… con notevole fatica ed imbarazzo, in quanto carichi come animali da soma».

LA PROPOSTA AL COMUNE PER DISCIPLINARE LA ZTL A TROPEA

Da qui, la proposta: introdurre una seconda fascia di accesso pomeridiana, «ad esempio tra le 13.30 e le 14.30, quando il centro storico è solitamente semideserto, così da non intralciare la circolazione». Calzone cita anche lo Statuto comunale per rafforzare la propria richiesta, chiedendo che la modifica non riguardi solo il suo caso: «In subordine, propongo di valutare un intervento regolamentare valido per tutti gli operatori della mia categoria, introducendo un orario tra le 13,30 e le 15, nel rispetto dei principi di equità e imparzialità».

Una richiesta che riaccende il dibattito sul difficile equilibrio tra la vivibilità del centro storico e le necessità operative delle attività commerciali, considerate da molti il cuore pulsante della città.
In una città come Tropea, dove il centro storico è insieme vetrina turistica e laboratorio quotidiano di lavoro, ignorare le esigenze di chi lo anima rischia di svuotarne il significato. Forse è tempo che la regolamentazione non sia solo rigida, ma anche ragionevole – capace di ascoltare chi, ogni giorno, contribuisce a tenere viva l’anima della città.

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