Tribunale respinge ricorso Dante Alighieri, Falcomatà: «Vince la trasparenza»

Il Quotidiano del Sud
Tribunale respinge ricorso Dante Alighieri, Falcomatà: «Vince la trasparenza»

Il Tribunale di Reggio Calabria ha respinto un ricorso contro l’Università Dante Alighieri. Il sindaco Falcomatà, presidente del Consorzio, esulta: «Confermata la correttezza del nostro operato, trasparenza e legalità».

REGGIO CALABRIA- «Si conferma la correttezza dell’operato portato avanti in questi ultimi due anni per il bene dell’Università e di tutta la comunità dell’ateneo». Con queste parole, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, in qualità di Presidente del Consorzio per l’Università Dante Alighieri, ha commentato la recente ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, che ha respinto il ricorso contro la Società Dante Alighieri Comitato di Reggio Calabria e il Consorzio stesso.

RICORSO DANTE ALIGHIERI: «TRASPARENZA E LEGALITÀ»

Falcomatà sottolinea quindi come l’azione del Consorzio sia stata improntata fin dall’inizio alla «trasparenza e alla legalità». «La nostra scelta dall’inizio – ha affermato Falcomatà – è stata quella di coinvolgere a livello nazionale la Società Dante Alighieri ed il Presidente Andrea Riccardi, al quale va il nostro ringraziamento per la serietà, il rigore e la correttezza morale dimostrata, e per la passione e l’attenzione con le quali si è approcciato a questa situazione. Un ringraziamento anche al Professore Avvocato Dario Latella che ha seguito la vicenda giudiziaria, difendendo e valorizzando brillantemente le ragioni del Consorzio».

«RIFORMA E RILANCIO DELL’OFFERTA FORMATIVA»

L’ordinanza del Tribunale, secondo Falcomatà, «certifica la linearità delle scelte e delle procedure che si sono compiute» e rafforza la volontà degli Enti territoriali di «portare avanti un’azione di riforma che produrrà importanti frutti da qui in avanti, in primo luogo il ripristino della legalità e contestualmente il rilancio dell’offerta formativa dell’Ateneo».

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Tribunale respinge ricorso Dante Alighieri, Falcomatà: «Vince la trasparenza»