Trenta imbarcazioni e 63 persone soccorse, quasi 100mila euro di sanzioni: il bilancio della guardia costiera savonese

  • Postato il 30 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Controlli della guardia costiera a Bergeggi

Savona. Trenta richieste di soccorso a imbarcazioni (erano state 34 nel 2024) e 63 persone soccorse, quasi 100mila euro totali di sanzioni. E’ questo il bilancio della capitaneria di porto di Savona (che opera da Varazze ad Andora) dei tre mesi estivi (dal 16 giugno al 21 settembre) nell’ambito dell’operazione Mare e Laghi sicuri 2025. L’attività è stata svolta da 50 donne e uomini con 7 mezzi navali e 4 pattuglie a terra.

“Gli interventi in emergenza – sottolinea il comandante Matteo Lo Presti – sono stati meno dello scorso anno probabilmente grazie alla maggiore responsabilità di chi va per mare e la maggiore presenza in mare della guardia costiera che ha un effetto deterrrente”.

Nel dettaglio gli interventi sono stati richiesti avarie motore (21), condizioni meteo avverse (7), un intervento medico e una collisione (tra due moto d’acqua). Per quanto riguarda l’incidente la capitaneria ha svolto le indagini previste in casi di sinistri marittimi: “Una volta stabilite le cause andiamo a rivedere valutazione dei rischi e ci siamo resi conto che la nostra ordinanza balneare non aveva come prescrizione obbligatoria quella del caschetto. L’abbiamo inserita modificando l’ordinanza a stagione in corso”.

“I numeri – aggiunge Lo Presti – confermano che la sicurezza comincia in banchina, questo è un messaggio che dev’essere continuamente mandato ai diportisti. In mare è tardi, prima di prendere il largo bisogna effettuare le verifiche necessarie a partire dal motore che va controllato anche all’inizio di ogni stagione balneare. Prima di uscire si stabilisce dove si vuole andare, quanto mare si vuole fare, quante persone salgono a bordo, si controllano le condizioni di sicurezza, ci si assicura di avere una riserva di carburante, si valutano le condimeteo e si continua a farlo anche durante l’uscita”.

Delle 63 persone soccorse, tre erano in pericolo di vita: un 70enne che nuotava a 150 metri dalla riva al largo della spiaggia del Prolungamento a Savona, il giovane scappato dopo l’incidente avvenuto all’alba di Ferragosto a Capo Mele, un sub colto da malore mentre faceva immersioni con un diving: “Queste persone hanno avuto la fortuna che eravamo già in mare e siamo potuti intervenire tempestivamente”.

Sono state anche svolte attività a tutela dell’Area Marina Protetta di Bergeggi e a tutela della pulizia del mare: sono state recuperate nasse lasciate in mare e due auto portate in mare a seguito della piena del Pora (una volta portate a terra i proprietari hanno provveduto allo smaltimento).

Molti controlli sono stati eseguiti anche per gli accampamenti nelle spiagge libere: “Le segnalazioni sono state continue e alcune persino eccessive, non si può chiamare per la rimozione di una sola tenda. Che differenza c’è tra un ombrellone e una tenda? Discorso diverso chi viene in pullman e in spiaggia fa grigliata e si ubriaca. Questo è un problema di ordine pubblico perchè non si sa mai che reazione possono avere”.

Durante la conferenza stampa del bilancio estivo è stata anche presentata la seconda edizione dell’evento Savona e Vado Ports Forum che si svolgerà in occasione dei 160 anni della fondazione del corpo. All’iniziativa che si terrà al Palacrociere venerdì 3 ottobre saranno diversi gli interventi in programma. Le tavole rotonde riguardano: “Porto e territorio, sinergia, integrazione, sviluppo”, “La sfida del Greendeal per il porto e lo shipping, progetti soluzioni e idee”, “Rotta verso il futuro: infrastrutture, spazi, merci e sviluppo, i progetti e la visione”.

Autore
Il Vostro Giornale

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