Travaglio (Nove): “Il 2% in difesa è una buffonata. Ora la principale minaccia per l’Europa sono i vertici europei e la loro fissa per il riarmo”
- Postato il 11 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il Papa neoeletto cita 10 volte la parola “pace” nel suo primo discorso dal balcone di piazza San Pietro, mentre appena qualche giorno prima, mercoledì 7 maggio, Giorgia Meloni al Senato ribadiva l’impegno a raggiungere il 2% del Pil in spese militari. Una contraddizione? “Non proprio perché i politici sono dei bugiardi e degli ipocriti. Questa storia dell’impegno del 2% è una solidissima buffonata“. Così Marco Travaglio, ospiti di Accordi&Disaccordi, condotto da Luca Sommi sul Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi ha commentato l’ennesimo discorso pro-riarmo della premier. “E’ dai primi anni 2000 che i governi parlano del 2%, dopodiché quasi nessuno lo ha rispettato. Il mondo da allora è cambiato. – ha premesso il direttore del Fatto Quotidiano – Che cosa c’entra il mondo di oggi con il mondo del 2001, dell’11 settembre dove sembrava che fosse in atto lo scontro di civiltà, il terrorismo islamico, ‘nulla sarà più come prima’ eccetera con oggi? Non è che c’è un totem 2% che può durare 25 anni e che deve orientare tutto. – ha proseguito – Tra alleati si discute, si parla, si fanno i conti, si va a vedere che non è vero che l’Europa non è armata, non è vero che non spende abbastanza”, ha detto Travaglio riferendosi allo studio dell’economista Carlo Cottarelli che evidenzia come l’Ue spenda il 38% in più in armi rispetto alla Russia, il Paese più grande del mondo, che è anche in guerra.
“Sono tutte stupidaggini queste qui del 2%, non non è vero niente che dobbiamo farlo – ha spiegato ancora il giornalista – Se si vuole parlare finalmente di un esercito europeo bisogna cominciare dalle fondamenta e non dai tetti e quindi bisogna cominciare a fare qualcosa che assomigli a uno Stato europeo in modo che questo esercito europeo abbia un vertice perché poi se fai l’esercito europeo, non si sa nemmeno chi lo comanda. Per il momento stiamo riformando sulla carta 27 eserciti, in realtà solo uno, quello tedesco, e subito dopo quello polacco e quello dei Paesi baltici, che sono gli unici che fondamentalmente non vedono l’ora di riarmarsi”.
Travaglio ha poi portato l’esempio della “Polonia che sta iniziando delle convenzioni tra Ministero della Difesa e le scuole per mandare a scuola i ragazzini in uniforme e a fare e il poligono di tiro come ora di lezione ed esercitazioni militari nei weekend. Un solo premier europeo ha detto: ‘non vedo i russi sui Pirenei’. Era il premier spagnolo Pedro Sanchez. Noi possiamo veramente credere che i russi stiano arrivando, come dice Severgnini, a Lisbona o come dice Di Bella a Rimini? Non si sa di cosa stiamo parlando, contro chi dovremmo combattere. Io penso che la principale minaccia per l’Europa in questo momento siano i vertici europei“, ha concluso Travaglio.
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