Trasporto ai centri riabilitativi e scolastici, Genova Inclusiva: “Detrazioni sui rimborsi alle Misericordie scelta paradossale”

  • Postato il 20 maggio 2025
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  • Di Genova24
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Genova. “È notizia di questi giorni che numerose Misericordie stiano subendo detrazioni nei rimborsi per il trasporto di bambini e bambine con disabilità verso i centri riabilitativi, nel caso in cui questi non frequentino anche la scuola nello stesso giorno. Una scelta che appare grave e preoccupante, soprattutto considerando che l’anno scolastico volgerà al termine tra poche settimane. Con la chiusura delle scuole, infatti, cooperative sociali e Misericordie continueranno a garantire il servizio di trasporto verso i centri riabilitativi, ma il Comune sembra intenzionato a non riconoscere economicamente queste tratte, sostenendo che il trasporto sia giustificato solo se abbinato alla frequenza scolastica”.
A scriverlo in una nota Marco Macrì, coordinatore di Genova Inclusiva, che continua: “Inoltre, finita la scuola, il Comune riconosce il trasporto soltanto ai bambini che frequentano i centri estivi comunali o convenzionati, escludendo di fatto tutti coloro che necessitano di cure riabilitative durante il periodo estivo. Una scelta paradossale, che rischia di obbligare le famiglie con bambini disabili a iscriverli a centri estivi – spesso non adeguati alle loro specifiche esigenze – solo per continuare a beneficiare del servizio di trasporto. È un’imposizione inaccettabile, che lede i diritti delle famiglie e nega pari opportunità di accesso ai servizi fondamentali”
“Questa posizione è in netto contrasto con quanto riconosciuto dall’INPS, che erogare (previa certificazione dei giorni di cura frequentati un estate) l’indennità di frequenza ai genitori anche nel periodo estivo, proprio perché la riabilitazione viene considerata un’attività socioeducativa oltre che sanitaria. È dunque incomprensibile che il Comune consideri le terapie estive come un “extra” a carico delle famiglie. Va inoltre evidenziato che i mezzi impiegati dalle Misericordie – spesso gli stessi utilizzati per pazienti oncologici o dializzati – sono adeguati alle esigenze dei bambini con disabilità cognitive, ma per questi trasporti non viene riconosciuto alcun rimborso da parte dell’ASL. Una evidente contraddizione, che impone l’impiego di mezzi più attrezzati e costosi per i disabili motori, senza però una copertura economica proporzionata”
“Questa situazione sta causando un danno economico concreto alle cooperative e alle associazioni di volontariato, che si trovano strette tra esigenze operative sempre più complesse e una burocrazia sorda alle reali necessità dei cittadini – conclude Macrì –  Al di là delle promesse elettorali, serve un intervento immediato. La scuola finisce a metà giugno, ma il diritto alla salute e alla cura non può andare in vacanza. Le famiglie non possono essere lasciate sole”.
Autore
Genova24

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