Trasformazione choc, fisico scultoreo e addominali bene in vista: Sacha Baron Cohen irriconoscibile per il ruolo del supercriminale Mefistofele della Marvel

Dalla comicità di Borat al forzuto Mefistofele in “Ironheart” della Marvel, non si sa ancora la data di uscita nelle sale. Il passo non è breve. Almeno per Sacha Baron Cohen che ha mostrato il suo fisico scultoreo e gli addominali bene in vista sulla copertina di Men’s Fitness UK. Una trasformazione drastica e importante per sostenere al meglio il ruolo del nuovo capitolo della saga Marvel.

Chi c’è dietro questa clamorosa trasformazione? L’allenatore delle celebrità hollywoodiane Alfonso Moretti – noto come The Angry Trainer (L’allenatore arrabbiato) – con i “suoi metodi minimalisti e brutalmente efficaci, diventati la chiave per una delle trasformazioni fisiche più sorprendenti dello spettacolo”. L’attore ha chiamato il collega e amico Matthew McConaughey per farsi dare il numero di telefono Alfonso. “Ho chiamato Matthew e gli ho chiesto aiuto. Dopo avergli chiesto chi fossi e come avessi avuto il suo numero, finalmente mi ha dato il contatto di Alfonso (ride, ndr)”.

La mossa iniziale di Alfonso? Una sessione FaceTime e la richiesta immediata a Sacha di spogliarsi. “Mi ha detto: ‘Aspetta, non mi hai nemmeno portato fuori a cena’ – ha spiegato ridendo ride -. Ma Sacha era completamente coinvolto. L’approccio si riduceva a una parola: costanza. Niente allenamenti maratona, niente diete estreme. Semplicemente presentarsi ogni giorno. Il fitness è come risparmiare. Non si tratta di spendere mille dollari in una volta sola, ma di investire un dollaro ogni singolo giorno”.

Dunque 25 minuti di allenamenti, anche durante le riprese: “In passato, avrei pensato che servissero sessioni di un’ora. Ma le sessioni brevi hanno reso molto più facile rimanere costanti, anche con gli impegni sul set”. Allenamento da 100 flessioni al giorno. “Per essere onesti con Sacha, non era fuori forma. Ma visivamente, non aveva quell’aspetto ‘in forma’ – ha spiegato Alfonso -. Sembrava più un righello: dritto in su e in giù. La produzione del film stava persino pensando di dotarlo di protesi muscolari”.

E infine: “Non mi prenderò il merito finale per questo. Sacha aveva una buona base di partenza. Ha una buona muscolatura: la forma dei muscoli, le inserzioni (dove le fibre muscolari si attaccano alle ossa tramite i tendini, ndr), la lunghezza delle sue inserzioni, era come un atleta ‘nascosto’. Ma avevamo tempi molto stretti per ottenere l’aspetto desiderato dalla produzione.”

L’attore ha confessato: “Mio padre ha giocato molto a rugby a Cardiff da bambino, mia madre era una campionessa di nuoto. Liesel, mia nonna, ha insegnato ginnastica fino all’età di 99 anni e nuotava in mare ogni giorno. Suo marito, campione di lancio del peso della Sassonia, in Germania, ha corso e sollevato pesi fino alla fine. Negli ultimi 14 anni, ho praticato kickboxing con il mio incredibile allenatore, Ed Chow. È un combattente straordinario che sono sicuro potrebbe facilmente uccidere chiunque lo faccia incazzare, quindi mi sono sempre assicurato di pagarlo puntualmente. Durante la pandemia, mentre vivevo a Sydney e Perth, ho iniziato a nuotare in mare ogni giorno: non c’è niente di paragonabile alla scarica di adrenalina che deriva dalla consapevolezza di poter incontrare uno squalo con un debole per la cucina kosher”.

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