Trasferimento di un dipendente da Genova a Savona, Autorità portuale dopo lo sciopero dei sindacati: “Ricostruzioni non rispondenti al vero”

  • Postato il 17 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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palazzo san giorgio

Liguria. “Ricostruzioni non rispondenti al vero”. Così l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale interviene all’indomani dello sciopero con manifestazione sotto Palazzo San Giorgio per il trasferimento di un dipendente da Genova a Savona. La decisione, definita dall’ente come una “esigenza organizzativa”, è stata letta dai sindacati come un provvedimento punitivo.

L’Autorità portuale ricorda l’incontro di lunedì 15 settembre tra segretario generale, direttore del personale e sindacati “con l’obiettivo di favorire un confronto in merito allo sciopero proclamato per martedì 16 settembre e alle motivazioni che lo hanno determinato”.

“In un’ottica di piena disponibilità al dialogo – spiegano da Palazzo San Giorgio – il segretario generale ha proposto di rinviare al 15 ottobre l’entrata in vigore dell’ordine di servizio che, per ragioni esclusivamente di carattere organizzativo, ha previsto lo spostamento di un dipendente presso la sede di Savona. Contestualmente è stata avanzata la proposta di istituire un tavolo di lavoro che, riconoscendo con senso di responsabilità il disagio manifestato da alcuni dipendenti in conseguenza di tale provvedimento, peraltro in linea con numerosi precedenti del tutto analoghi occorsi negli anni, possa definire in modo condiviso le modalità procedurali da adottare per eventuali futuri trasferimenti”.

“Il segretario generale ha inoltre espresso la disponibilità a proseguire con immediatezza le trattative per il rinnovo della contrattazione di secondo livello, pur non avendo l’Adsp ricevuto da parte sindacale la piattaforma rivendicativa richiesta nel giugno scorso, nonché a programmare incontri e riunioni con le rappresentanze sindacali sui principali temi riguardanti l’organizzazione interna dell’Ente e sulle tematiche più volte sollevate nel corso degli ultimi anni.

“Nonostante tali aperture – aggiunge l’authority – si è dovuto registrare un atteggiamento di totale chiusura da parte sindacale, culminato con l’abbandono del tavolo da parte dei una delle delegazioni sindacali presenti, la delegazione FiltCgil di Genova, proprio in un momento in cui il confronto sembrava poter trovare uno sbocco positivo”. L’ente “esprime rammarico per l’esito dell’incontro, ma respinge con fermezza ricostruzioni non rispondenti al vero. Va infatti sottolineato come la volontà di confronto non sia mai mancata, come dimostrato dai numerosi incontri svolti, e come non sia mai stata presa in considerazione alcuna ipotesi di alterare o disattendere il quadro contrattuale nazionale di riferimento.

“Si conferma, per altro, che le strutture sono pienamente operative anche nei loro vertici sia nella sede di Savona che in quelle di Genova, altresì che il direttore di scalo di Savona, utilizzando la possibilità di proroga del pensionamento prevista dalle normative, è stato confermato nel suo ruolo tra i primi atti dell’allora commissario Paroli, assicurando quindi la continuità delle decisioni e di ogni attività utili al miglior funzionamento dell’ente”.

Quindi la conclusione: “L’amministrazione, che in questi anni ha sempre riconosciuto e sostenuto l’impegno dei propri dipendenti, auspica tuttavia, che tale situazione non venga ulteriormente strumentalizzata, anche al di là della volontà delle parti coinvolte, per influenzare la nuova governance dell’ente e le decisioni strategiche di rilievo per l’intero sistema portuale che essa sarà chiamata ad assumere. Resta ferma la determinazione dell’ente a tutelare e ad ascoltare i propri dipendenti, assicurando al tempo stesso l’efficienza, la stabilità e la continuità operativa indispensabili al buon funzionamento dei porti, infrastrutture strategiche per il territorio e per l’intero Paese”.

Autore
Il Vostro Giornale

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