Torino, primo intervento di mastectomia preventiva apre a chirurgia profilattica per donne ad alto rischio di tumori femminili

  • Postato il 21 aprile 2025
  • Salute
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Alla Città della Salute e della Scienza di Torino – Ospedale Sant’Anna – è stato eseguito il primo intervento di chirurgia profilattica in una nuova sala operatoria dedicata esclusivamente alla prevenzione dei tumori ginecologici e mammari nelle donne portatrici di mutazioni genetiche, come BRCA1 e BRCA2.

La protagonista è una donna di 45 anni, portatrice della mutazione BRCA2, con una storia familiare di tumori al seno e all’ovaio. L’intervento, una mastectomia preventiva con ricostruzione, è stato eseguito con successo all’interno di un percorso medico altamente specializzato e multidisciplinare.

da sx Saverio Danese, Pietro Ferrando, Umberto Fiandra, Ada Ala, Manuela Ceccarelli, Jacopo Cumbo, Elisa Picardo, Rita Musso

Questa nuova sala operatoria nasce per affiancare l’attività dell’ambulatorio di Patologia Eredo-Familiare già attivo dal 2018, offrendo così un percorso completo per la prevenzione chirurgica alle pazienti ad alto rischio genetico.

Le donne con mutazione BRCA hanno infatti un rischio molto più alto di sviluppare tumori al seno o alle ovaie. La possibilità di accedere a interventi preventivi come la mastectomia o l’annessiectomia (cioè la rimozione di ovaie e tube uterine) può salvare la vita, riducendo drasticamente le probabilità di ammalarsi.

Secondo le stime, in Piemonte ci sono circa 13.700 donne portatrici di mutazioni BRCA, di cui quasi 10.000 tra i 25 e i 74 anni. Solo una piccola parte di queste ha già ricevuto una diagnosi genetica, ma molte altre potrebbero beneficiarne.

Per ACTO Piemonte (Alleanza contro il tumore ovarico e i tumori ginecologici), questa nuova sala operatoria rappresenta un grande traguardo, ottenuto grazie alla collaborazione tra medici, istituzioni e associazioni pazienti. La presidente Elisa Picardo ha commentato:

“Questa è una vittoria per tutte le donne con mutazioni genetiche. Grazie a un percorso dedicato, possono affrontare il rischio con maggiore consapevolezza e serenità.”

Anche il dottor Saverio Danese, direttore della Ginecologia e Ostetricia 4, sottolinea l’importanza di offrire un’opzione chirurgica chiara e consapevole all’interno di un percorso strutturato, supportato da un team di specialisti: ginecologi oncologi, senologi, chirurghi plastici, radiologi, genetisti e psicologi.

La dottoressa Flavia Pirola, direttrice sanitaria della Città della Salute, ha aggiunto:

“Il supporto psicologico è fondamentale per aiutare le pazienti a prendere decisioni difficili, accompagnandole prima e dopo l’intervento.”

Esempi di personaggi famosi che hanno deciso per la chirurgia preventiva sono la modella Bianca Balti, che ha scelto di sottoporsi a una mastectomia dopo aver scoperto di essere portatrice di una mutazione genetica e l’attrice regista Angelina Jolie che ha deciso di ridurre il rischio di tumore a mammelle e ovaie, che avevano colpito sua mamma, sua zia e sua nonna, rimuovendoli completamente. Il loro gesto ha contribuito ad accendere i riflettori sull’importanza della chirurgia profilattica quale strumento di prevenzione per le donne ad alto rischio.

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