Influencer di fitness muore a 28 anni in palestra per un infarto, la madre: “Attenzione alle bevande energetiche e alla caffeina”. Il parere dell’esperto

  • Postato il 17 aprile 2025
  • Salute
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Una ragazza apparentemente in salute, amante dell’attività fisica e che seguiva un’alimentazione sana crolla improvvisamente a terra davanti ai propri amici e muore a 28 anni. La madre, come riporta il New York Post, si dice convinta che a uccidere Katie Donnell sia stato l’abuso di caffeina e di bevande energetiche che la figlia era solita assumere prima degli allenamenti e che le avrebbe causato un infarto. Ilfattoquotidiano.it ha interpellato il professor Daniele Andreini, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia Universitaria e di Imaging Cardiologico presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano, per capire come e quanto l’assunzione di queste sostanze possa effettivamente incidere sulla salute cardiovascolare.

La signora sostiene che a 28 anni una persona sana non crolla a terra per un attacco di cuore: è vero?
Falso. Intanto la ragazza non è morta d’infarto, a 28 anni è quasi aneddotico che si muoia d’infarto, sarà deceduta per un’aritmia cardiaca maligna, che può intercorrere anche in persone perfettamente sane. Ci sono tante patologie cardiache latenti che possono portare a questo tipo di situazioni in soggetti prima perfettamente sani, compresi atleti professionisti – come il recente caso di Edoardo Bove – che già fanno molti più controlli della popolazione generale. Figuriamoci nel resto della popolazione che ne fa molti meno.

Ancora la madre riferisce come la figlia si fosse rivolta a diversi medici perché soffriva d’ansia, ma secondo lei quella condizione era da attribuire al consumo eccessivo di caffeina ed eccitanti. È plausibile?
Che un abuso di caffeina possa portare a uno stato d’ansia o di particolare eccitazione sicuramente sì, dire che gli integratori causano un arresto cardiaco no. O meglio, bisogna capire cosa si intende per integratori o composti eccitanti. Gli integratori comunemente intesi, almeno in Italia, sono prevalentemente complessi vitaminici che di certo non sono nocivi. A mio parere, comunque, tutto ciò che si assume al di fuori della nostra dieta dovrebbe essere verificato dal proprio medico. Ci sono infatti integratori basati su sali minerali come il potassio che se assunti in dosi eccessive possono causare uno squilibrio elettrolitico, che a sua volta può condurre ad aritmie gravi. Ce ne sono altri che contengono caffeina, la quale accentua la tendenza ad avere aritmie su un cuore che di base ha già problemi. Qualche prodotto dimagrante può contenere ormoni della tiroide, e l’ormone tiroideo come la caffeina può provocare tachicardia.

Prima di un allenamento che cosa si può assumere oltre agli integratori vitaminici?
Quelli a base di zuccheri a rapido rilascio, come le maltodestrine, molto usate fra gli atleti di endurance, ad esempio i ciclisti. Si possono introdurre durante o appena prima della gara, aiutano a performare meglio e non fanno male.

Le bevande energetiche sono da evitare?
Possono contenere sostanze eccitanti che difficilmente causano un arresto cardiaco in un cuore sano, ovvero in assenza di patologie documentate anche a esami molto approfonditi. Indubbiamente però se abusate possono slatentizzare un problema nascosto.

Sono molto diffuse anche tra i giovanissimi. Sarebbe meglio tenerli lontani da questi prodotti?
A mio parere sì, soprattutto i giovanissimi e gli adolescenti che di certo non hanno bisogno delle sostanze eccitanti per stare bene. Assumerle, come qualcuno fa, per stare sveglio a scuola perché è andato a letto tardi non è certo un comportamento appropriato. Una non fa male, ma berne 3 o 4 in una situazione di stanchezza o di stress può avere delle implicazioni, specie se come detto portano alla luce una patologia che di base c’era ma non si era mai manifestata prima.

Nel concreto le sostanze in esse contenute come incidono sulla salute?
La caffeina è uno degli elementi cardine di queste bevande, ed è dimostrato che se da una parte ci tiene svegli e ci rende a volte più efficienti sul lavoro, dall’altra bisogna stare molto attenti a non abusarne. Ci sono soggetti che hanno aritmie cardiache frequenti e fastidiose che nonostante tutto bevono molti caffè al giorno o litri di Coca Cola…

In che misura possono essere consumate senza correre rischi?
Dipende, perché a seconda del peso corporeo del soggetto la dose adeguata può cambiare. Ad ogni modo 1-2 caffè al giorno vanno bene, già chi ne beve 4-5 è più esposto ai fenomeni che abbiamo citato. Per quanto riguarda gli energy drink uno al giorno non determina particolari disturbi se non ci sono già condizioni come la tendenza alla tachicardia o alle aritmie. È questione di buon senso. Tali sostanze, poi, non possono sostituire il riposo notturno: dormire 3 ore a notte non autorizza a tenersi svegli abusando di bevande energetiche. Spesso tutte queste situazioni cercano di supplementare uno stile di vita poco sano.

Si possono sostituire con qualcos’altro che abbia lo stesso effetto?
Direi di no e comunque un organismo sano e un soggetto che si nutre in modo adeguato, con una dieta bilanciata e una idratazione appropriata, non ha bisogno di nessuna supplementazione. Quando questa si rende necessaria c’è un problema: una carenza di ferro, un’alterazione degli ormoni tiroidei, potassio basso e così via. In tutti questi casi si va dal medico, si fanno gli esami del sangue completi e si supplementa con quel che serve.

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Il Fatto Quotidiano

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