Tetraplegico per un pugno, Paolo: “I miei aggressori? Li ho perdonati”. Appello a Conti: “Portami a Sanremo”

  • Postato il 22 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Albenga.Li ho già perdonati”. Parole toccanti e dense di significato quelle pronunciate in diretta nazionale di Paolo Sarullo, con una forza che ha lasciato senza fiato ed ha strappato un applauso sincero al pubblico di Rai 1. Seguite, poi, da un appello altrettanto “potente”.

Questa mattina (22 dicembre), infatti, il 25enne ingauno è stato protagonista in diretta nazionale durante il programma “Storie Italiane”, dove è stato chiamato a rispondere alla domanda più difficile, quella sul sentimento che prova oggi verso chi lo ha condannato a una vita in sedia a rotelle.

Con addosso la maglia della sua amata Sampdoria, Paolo ha lanciato un messaggio di grande forza ed un appello rivolto direttamente al direttore artistico della kermesse canora più famosa d’Italia, il Festival di Sanremo: “Carlo Conti, ascoltami: vorrei portare il mio messaggio a Sanremo. Il mio sogno è andare al Festival”. 

Accanto al 25enne albenganese c’erano, come sempre, la mamma Miranda e la sorella Rossella, colonne portanti di un percorso riabilitativo che sta dando frutti incredibili, come confermato in diretta dal Centro Santa Maria dei Poveri – Polo Riabilitativo del Levante Ligure della Spezia, dove il giovane è in cura: “Il lavoro quotidiano dei nostri operatori, la presenza costante della famiglia nel percorso riabilitativo, unito alla grande tenacia di Paolo hanno fatto la differenza”, hanno dichiarato. 

Il desiderio di Paolo non è solo personale, ma punta a trasformare la propria storia e la sofferenza patita in un monito collettivo e in un aiuto concreto per altre persone che hanno vissuto le sue stesse vicissitudini.

La tragedia che ha cambiato la vita del 25enne ingauno risale a una notte di maggio 2024, quando, rientrando da una serata, è stato vittima di un’aggressione da parte di uno dei responsabili del furto del suo monopattino, avvenuto poco prima. Un singolo pugno ha scatenato l’inferno: la caduta, una gravissima emorragia cerebrale e il buio di numerosi interventi chirurgici che lo hanno lasciato tetraplegico.

La sua storia, ad un anno e mezzo dall’accaduto, si è trasformata in una vera e propria “missione di vita” grazie alla fondazione “Uniti per Paolo”, attraverso la quale Miranda e Rossella vogliono portare avanti campagne di sensibilizzazione nelle scuole contro la violenza e per la promozione di una cultura del rispetto, cercando di trasformare quella drammatica esperienza in una luce per gli altri. 

Dopo le parole pronunciate questa mattina in diretta nazionale, il prossimo, grande obiettivo è proprio il palco di Sanremo, vetrina ideale per veicolare un messaggio tanto profondo quanto importante.

Autore
Il Vostro Giornale

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