“Test semestre filtro di Medicina? Pochi promossi e gli altri costretti a decidere se accettare il voto al buio”
- Postato il 4 dicembre 2025
- Scuola
- Di Il Fatto Quotidiano
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Accetta o rifiuta il voto?” è una delle frasi ricorrenti all’università. In questo caso, però, le circostanze rendono ancora più difficile dare una risposta. Le studentesse e gli studenti di medicina si trovano a dover fare i conti con gli effetti della riforma al corso di medicina. Adesso che sono stati pubblicati gli esiti della prima prova del semestre filtro, bisogna decidere se accettare il voto oppure ritentare la prova all’appello del 10 dicembre. Il problema, però, è che la graduatoria non è stata pubblicata e la decisione verrà presa al buio.
Il semestre filtro era stato progettato per superare il famigerato test d’ingresso a numero chiuso e rispondere alla carenza di personale sanitario nel nostro Paese. Tuttavia, guardando ai risultati della prima prova, sembra che questo nuovo collo di bottiglia non renda il semestre filtro un sistema a numero aperto. Le percentuali del numero di idonei sono davvero basse: 20% per biologia, meno del 20% per chimica e il 10% per fisica.
“La gestione del semestre filtro si conferma così incoerente, opaca e strutturalmente discriminatoria”, dichiarano gli studenti di Udu, l’Unione degli universitari, che sottolineano “il divario tra iscritti e posti disponibili rimane enorme: con oltre 54mila aspiranti per meno di 17mila posti, non si può parlare di numero aperto”. Udu ha organizzato un presidio che si terrà l’11 dicembre alle ore 15 in piazza Vidoni, a Roma, e in molte altre piazze italiane.
La Flc-Cgil sostiene la mobilitazione, e aggiunge che “il sistema universitario, malgrado le parole di circostanza delle Rettrici e dei Rettori, è sempre stato consapevole della illogicità e dell’inutilità di questa presunta riforma. Si tratta dell’ennesima presa in giro, con una selezione dilazionata impostata su prove di esame irrigidite e standardizzate (anche fuori e oltre le attuali normative sulla libertà di docenza), proprio per fungere di fatto da test nazionale”. E rimarca sulla valanga di bocciature, segno del fallimento del semestre filtro.
Oltre alla mobilitazione, Udu inoltrerà una diffida collettiva per garantire agli studenti la possibilità di mantenere tutti i voti positivi ottenuti nella prima sessione e decidere successivamente quale esito conservare, una volta resi pubblici i dati necessari. Sempre sul fronte legale, stanno preparando anche un ricorso collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali per chiedere il riconoscimento delle violazioni sistemiche, la tutela del diritto allo studio e l’ingresso in sovrannumero per chi è stato penalizzato dal sistema del semestre filtro.
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