Terzo Valico, incognita Pnrr ma Rixi è ottimista: “Cantieri ripartiti, Voltri-Principe operativo a settembre”

  • Postato il 20 maggio 2025
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rixi terzo valico

Genova. Due anni fa il governo italiano aveva avviato con la commissione europea un negoziato per la rimodulazione del Pnrr. A oggi esiste un elenco di 107 correzioni richieste dalle amministrazioni titolari degli interventi (96 investimenti e undici riforme), che investono quindi il 30,4% dei 351 obiettivi (su 621 totali) ancora da raggiungere per ottenere le ultime quattro rate dei fondi comunitari.

Il cuore dei correttivi già formalizzati si concentra sulla “revisione di buona parte degli investimenti ferroviari”, e tra questi quello sul Terzo Valico dei Giovi. Pesano gli imprevisti geologici, incontrati sulle Alpi liguri, e visto che rimescolamento dei target punta a finanziare con i fondi del Pnrr le opere che hanno più probabilità di essere completate entro l’anno prossimo, l’incognita su quanti e quali saranno i fondi comunitari per l’alta velocità tra Genova e Milano.

Oggi il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi (Lega) era in sopralluogo sui cantieri del Terzo Valico. A distanza il dem Andrea Orlando lo ha punzecchiato sul tema: “Chissà se il sopralluogo sbloccherà magicamente i lavori e recupererà l’anno di ritardo che si è accumulato o se, come più probabile, il Terzo valico uscirà dal Pnrr”.

Orlando, a margine di una conferenza stampa di campagna elettorale a Genova, ricorda: “quando avevamo sollevato la questione in campagna elettorale per le regionali c’era stato detto che eravamo quelli del no, che ci inventavamo le cose, che lanciavamo fake news. E invece…” Ma questa, rimarca Orlando, “è una risposta importante per Genova e la Liguria dal punto di vista del lavoro e a proposito di chi vuol fare o non fare le opere. Forse, sarebbe bene che il centrodestra parlasse di questo anziché dell’aspetto degli antagonisti politici: sarebbe più utile per la consapevolezze dei cittadini che sono chiamati a votare”, ha concluso riferendosi alle dichiarazioni del vicepremier Tajani, ieri a Genova per supportare Piciocchi.

Edoardo Rixi, però, dopo la visita ai cantieri del Terzo Valico, stamani, insieme al commissario straordinario, vede il bicchiere mezzo pieno e fa il punto sui diversi cantieri. Le prime parole sono relative al completamento del potenziamento del nodo genovese: “Dopo anni di attesa, il quadruplicamento ferroviario tra le stazioni di Genova Voltri e Genova Piazza Principe è arrivato alle rifiniture finali, comprese le sistemazioni esterne connesse, che riguardano anche la viabilità – spiega – ora si apre la fase di verifiche e collaudi, con l’obiettivo di rendere operativa l’infrastruttura nei primi giorni di settembre, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico. Una data simbolica, che segna anche una svolta per la mobilità urbana e metropolitana genovese. Un passo avanti concreto, che rappresenta il primo risultato tangibile del piano di potenziamento ferroviario in corso nel nodo di Genova: un’opera attesa da decenni, che contribuirà a separare il traffico metropolitano da quello a lunga percorrenza, migliorando puntualità e capacità della linea”.

“In parallelo, proseguono con ritmo sostenuto i lavori del sestuplicamento della linea tra Principe e Brignole, dove sono già in corso le operazioni di posa dei primi binari – prosegue Rixi – per quanto riguarda il Terzo Valico, ad aprile sono ripartiti gli scavi nel cantiere Radimero, lato nord, sul binario dispari, dove si era interrotta l’attività della talpa meccanica. Sul binario pari, invece, sono in corso le operazioni di smontaggio della seconda talpa, con la ripresa degli scavi in avanzamento prevista per agosto”.

Novità anche sul fronte sud del cantiere di Radimero. “Qui i lavori erano stati sospesi a causa della presenza di gas oltre la soglia di sicurezza – conclude il viceministro del Mit – grazie all’impiego di nuove tecniche di scavo appositamente progettate, le attività sono finalmente ripartite. Il potenziamento infrastrutturale del nodo genovese non è solo un investimento per il futuro, ma un beneficio concreto per chi ogni giorno si sposta in città e nell’area metropolitana. Dopo tante parole, Genova vede i fatti”.

Autore
Genova24

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