Genova Antifascista in corteo dopo i saluti romani alla commemorazione di Venturini
- Postato il 16 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Corteo di Genova Antifascista oggi, venerdì 16 maggio, dopo il caso dei saluti romani in piazza della Vittoria nei giorni scorsi, da parte di alcuni militanti dell’estrema destra in occasione della commemorazione sotto la targa per Ugo Venturini.
Targa che è stata rimossa preventivamente in questi giorni dal Comune per evitare danneggiamenti. Il corteo è partito alle 18.30 circa dalla Foce verso piazza Alimonda. Quasi duecento i partecipanti. Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine che hanno dispiegato cordoni di sicurezza su tutto il percorso della manifestazione.
Il corteo è partito da piazza Della Vittoria è si è mosso verso via Tolemaide, poi su via Montevideo, dove si trova la sede di Casapound. Alari della polizia hanno blindato la zona evitando il contatto. Davanti a loro i manifestanti hanno portato lo striscione di Genova antifascista tra fumogeni e cori. “Il nostro scopo oggi è quello di organizzarsi contro i piani di riarmo, la guerra e lo sfruttamento. Ci uniamo alla lotta del popolo palestinese contro il sionismo, i nuovi fascisti e le politiche di morte. Genova è solo antifascista – hanno detto al megafono – Quello che è successo il 4 maggio è indegno ed è la cartina tornasole di quello che sta succedendo, con una nuova tolleranza per il fascismo dichiarato. Ma noi ci saremo sempre”.

La risposta ai saluti romani
Il corteo, come annunciato, è in risposta alla manifestazione avvenuta lo scorso 4 maggio proprio a Brignole, dove un centinaio di militanti di estrema destra avevano commemorato la morte di Ugo Venturini, militante del Msi ucciso a Genova nel 1970.
Durante il presidio i presenti si erano esibiti in diversi saluti romani, cosa che ha spinto la Procura di Genova ad aprire un fascicolo con l’ipotesi di violazione della legge Scelba, che punisce le “chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie pubblicamente manifestazioni usuali al disciolto partito fascista” con la reclusione fino a tre anni e una multa fino a 516 euro.
Il procuratore Nicola Piacente, che aveva ricevuto un esposto da parte del M5S, ha letto la prima relazione consegnata dagli investigatori della Digos, guidati dalla dirigente Simona Truppo, è ha affidato l’inchiesta a uno dei magistrati della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo.