Termovalorizzatore, Natale e Arboscello (PD): “Bucci e Giampedrone bocciati dai sindaci, ora devono fare retromarcia sulla collocazione”
- Postato il 19 febbraio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Parafrasando una famosa frase si potrebbe dire: ‘De Ferrari, abbiamo un problema’. Dopo l’iniziativa annunciata dal sindaco Rodolfo Mirri di Carcare, tutti i sindaci di centrodestra della Valbormida, compreso il presidente della Provincia Olivieri, hanno alzato un muro al grido ‘Il termovalorizzatore no, in Valbormida no’. Ecco che così, a poche settimane dall’annuncio in pompa magna di Bucci e Giampedrone, che avevano dato incarico all’Agenzia dei rifiuti (l’Agenzia senza personale di cui se ne dovrà occupare la Corte dei conti) di indire una manifestazione d’interesse per la realizzazione dell’impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti in uno dei cinque siti individuati dallo studio di Rina, con tutti gli indizi che facevano pensare alla Valbormida, si sono dovuti ritirare”. Così ii consiglieri regionali del Partito Democratico Davide Natale, vice presidente della commissione ambiente, e Roberto Arboscello sul termovalorizzatore.
“A questo punto dove andranno? A Scarpino? Ma neanche i super poteri di Bat-Bucci riuscirebbero a portare la ferrovia a Scarpino (visto che il trasporto dei rifiuti su ferro era da preferire a quello su gomma per la scelta del sito), e poi, come farebbero a coesistere un Tmb, un biodigestore e un impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti come è scritto nella pianificazione regionale? Insomma un rebus. L’ennesimo fallimento di questo centrodestra. Sembra il ‘gioco dell’oca’, Bucci e Giampedrone, che pensavano di avercela fatta, incuranti delle nostre richieste, sono tornati alla casella di partenza”.
“A pagare questa politica ancora una volta sono i cittadini liguri che sono sempre senza risposte. Basta annunci, serve una politica pensata che faccia del confronto, del dialogo, dell’apertura alle idee diverse e della trasparenza il proprio modello. Non questa armata Brancaleone fatta di dichiarazioni senza sostanza. In politica l’arroganza non paga mai”.